BASA

San Grato a Moncalieri 369 vescovo di Torino, nella visita pastorale alla Chiesa di Santa Maria della Scala prese visione di moltissime reliquie ivi custodite ma non di quella di San Grato, almeno secondo la registrazione notarile della visita 22 • Ed ancora nel 1768 nella sua relazione sullo Stato della Parroc– chiale di Santa Maria della Scala e di Testona, il Reggente la Cura, Giovanni Lorenzo Gramaglia, nella descrizione delle reliquie non accennò alla reliquia di San Grato 23 • Poco rimane oggi della devozione dei moncalieresi per San Grato, se non nelle celebrazioni strettamente liturgiche; a ricordarci però tempi lontani ed una fede sia pure più primitiva ma certamente più ardente vi è una tela fino a poco tempo fa conservata nella cappella del cimitero, cappella dedicata a San Grato sita forse nello stesso luogo in cui era sorta la precedente cappella campestre 24 • In questa tela, di autore ignoto e di fattura prettamente artigianale e devozio– nale, è raffigurato San Grato in atto di benedire la città di Moncalieri sovrastata da una scura nuvola foriera di tempesta (vedi la freccia a zig-zag che esce dalle nubi); del resto San Grato, cessati gli influssi 22 A.A.T., Visita Milliet: Cioè le reliquie: di San Giovanni Battista (un capello), della Croce, di San Fabiano, delle dodicimila vergini (una particola di osso), di San Biagio, di San Tommaso, del Beato Bernardo, e moltissime altre senza nome. 23 Relazione dello Stato della Parocchiale di Santa Maria della Scala e di Testona, della città di Moncalieri retta essa Parocchia dall'anno 1768 da me Gio. Lorenzo Gra– maglia (38 anni) col titolo di Reggente la Cura ecc. Carte sparse della Parrocchia di S. Maria della Scala. Nominò solo le reliquie: del Beato Bernardo, dei Martiri Antonio Valeriano e Compagni, di Santa Felicita, delle Sante Massima Generosa e Teodora, dei Santi Restituto Teodoro Flora Basileo Giusto e Felicissimo. 24 Vedi in CASALIS G., Moncalieri, fase. 41, pp. 532, ...«Il nuovo camposanto giace fuori dell'abitato, quasi al termine dell'ombrosa allea [in piemontese: léa = viale, da aller] che mette al castello: fu costrutto nel 1835 a spese della città. Nel mezzo evvi una piccola ma bella chiesa edificata sul disegno del Signor J ano, capitano del genio civile; San Grato ne è il titolare ». Ricordo ancora che poco distante, verso Torino, vi era su un braccio del Po un ponte detto di San Grato. (vedi BoNISCONTRI, op. cit., passim).

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