BASA

12 Introduzione Landorno riporta avvenimenti dal 1654 al 1704, anno della sua morte (1°). Recentemente è stata posta in risalto, per merito del Ber– totti, l'opera erudita, sin qui pressochè ignorata, del Padre Giu– seppe Bonaventura Valperga: l'Historia del Canavese, manoscrit– to inedito, redatto intorno al 1629 ( 11 ). Ma certamente solo nel secolo XVIII si afferma, in tutta la sua pienezza, l'erudizione storica canavesana, con le opere del Bolognino ( 12 ), del Borla ( 13 ), del Benvenuti ( 14 ), lavori monumentali, checchè ne dica (specie di questi due ultimi), il Bertolotti (1 5 ). In questo contesto della storiografia locale si colloca il ma– noscritto di Pietro Giustiniano Robesti, le cui No tizie Storiche risultano pertanto anteriori di una trentina d'anni all'opera del Benvenuti, e di quaranta rispetto al lavoro di Jacopo Durandi, Della Marca d'Ivrea (Torino 1804). Il motivo principale che spinse il Robesti ad esporre le vi– cende storiche della sua città, pare sia veramente stato, come si desume dall'intera Prefazione, quello sovra accennato, ovve- (10) Secondo il Patrucco (op. cit., p. 320, n. 1), il ms. originale del Landorno, consultato dal Benvenuti, trovavasi nel 1793 nelle mani del Rettore di S. Uldarico. Sarebt>e opportuno chiarire se questo diario sia tuttora conservato in quell'archivio parrocchiale. Così pure sarebbe inte– ressante conoscere la sorte toccata alle Memorie del dotto archivista P. GIUSEPPE AGOSTINO FOLLIS, menzionate dal Benvenuti e conservate sul finire del sec. XVIII, nell'Archivio di S. Agostino. Il Follis apparteneva a quella benemerita cerchia di eruditi locali, cui Ivrea fu debitrice del riordino dei suoi archivi civili ed ecclesiastici. Ci è caro ricordare qui l'opera di don AGOSTINO TORELLI, che tra il 1783 ed il 1785 presiedette e condusse a termine l'opera di riordino dell'Archivio Capitolare dopo aver atteso ad analogo incarico presso i Perrone di S. Martino. (11) M. BERTOTTI, Un poco noto scrittore di storia canavesana all'inizio del 1600: P. Giuseppe Bonaventura Valperga, in Il Risveglio Popolare, 11-XI-1975. (12) M. BOLOGNINO, La nobiltà antica del Canavese, ms. del 1734, con– servato presso la Biblioteca Diocesana d'Ivrea. (13) G. BoRLA, Memorie storico-cronologiche della città di Chivasso, ms. nell'Archivio parrocchiale di Chivasso e nella Biblioteca Reale di Torino. (14) G. BENVENUTI, Istoria dell'antica città d'Ivrea (capolavoro della storiografia eporediese), recentemente edita, Ivrea, Enrico, 1976. (15) A. BERTOLOTTI, Passeggiate nel Canavese, VIII, Torino 1878, pp. 329-330.

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