BASA
22 P. G. Robesti avanti gli occhi de posteri quel tanto di rimarchevole che alla mia notizia era giunto, acciò di tali notizie non venissero (sic) privata la posterità. Molte attenzioni et incommodi per un [III] così fatto impegno mi convenne usare, quale non lasciò di riuscirmi arduo al di sopra di ogni credere, mentre doppo tanti secoli nè ( 4 ) hanno saputo de– siderare un tal proggetto li nostri maggiori, ma a noi suoi posteri lo han lasciato per rettaggio, e frattanto invecchiandosi viepiù il mondo, più anche perdendo se ne andavano le memorie; onde è che, più difficile di quello mi sarei giammai immaginato, mi è riuscito lo scavare di sotto le rovine e dal vorace dente del tempo sottrarre simili raccordanze per tanti anni sepolte et affondate; penso con tutto questo di haver in qualche parte appagate le brame di quelli che desiderano con fìgliale pietà veder messi alla luce li mo– numenti gloriosi della sua patria. Ma se talora occoresse che il benigno lettore s'incontrasse di vedere che la penna abbia divertito dal rigore dello stile historico con trattenersi in qualche riflessione sovra de racconti, dovrassi compatire qualche [IV] sfogo del genio dello scrittore che, facendo de riflessi sovra qualche partico– larità, si è creduto in dovere di quelli altresì in questi scritti regi– strare. Le disgrazie di saccheggi, ruine, desolazioni, pestilenze ed in– cendi alle quali è stata molte volte questa nostra città sottoposta, ci hanno privati di un gran numero di documenti che sarebbero stati valevoli ad appagare la curiosità et l'erudizione de nostri leggitori; pure, questo non ostante in una scarzità così grande et di autori che distesamente di queste cose si siano impegnati a trattare et di altre scritture lacere et di carattere gottico, abbiamo ricavato tanto quanto basti a dare una giusta idea delle fondazioni de conventi, monasteri, parocchie, Naviglio et altre notizie quali originalmente si ritrovano pur ancho nelli archivii della città, vescovile, abaziale et de monasteri e conventi che in questa città si [V] ritrovano et di (4) Prima lezione: Io, poi corretta in ne.
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