BASA

26 P. G. Robesti gelosia et cura la custodiva et guardava, siccome hoggi pure va' fra le più ragguardevoli città che nel Piemonte riconoscono il do– minio e signoria delli suoi prencipi naturali della Real Casa di Savoia. Sorge questa (metropoli ora del Canavese et di insigne mar– chesato) nelli estremi confini dell'Italia, piantata sul lembo istesso o in su le radici dell'Alpi Pennine, et figlia dicesi della Sibilla Cumana; onde è che più d'una volta veggasi addimandata da varii scrittori di grido Ivrea Sibillina. Conciosiachè Caio Mario, nel men– tre che dominava in Roma in qualità di consolo per la sesta volta insieme con Lucio Fiacco, voglioso pur una volta di ristagnare gli empiti e sostener la corrente de popoli salassi, quali a torrenti di– spettosi dalle cateratte [ 4] di quelle valliere sboccavano impor– tuni altretanto quanto che numerosi ad inondare l'Italia e sturbare la quiete del romano Imperio, consultato il suo pensiere con li ora– coli e co libri delle Sibille, finalmente venne alla risoluzione di piantare questa colonia in su la foce della Valle d'Aosta; come pur Cesare Augusto per voler mantener aperta e sgombra questa che si credeva la porta della romana libertà e grandezza, colle spianate di ben quaranta quatto milla di quelli alpigiani che tagliò a pezzi, sacrificati alla sicurezza d'Ivrea, aprissi la strada a trionfare de Salassi; et quasi da quel punto incominciasse a credersi assi– curato nel trono, su di un trionfale arco rizzò li trofei di sua vit– toria, che hoggi anchora in Aosta si vede sostenere a caratteri di gloria indelebili in faccia di tutto il mondo et a ricordanza di tutti li secoli il nome del vincitore. Anche Vittellio, mentre contrastato si vedeva l'imperio dal– l'emolo suo Ottone, competitore nella concorrenza a quel trono, [5] allora soltanto credette di aver lo scettro francato in pugno quan– doche, per testimonianza di Tacito, da soldati sillani passati alla sua fazione gli si diedero in mano le chiavi di questa fortezza, in– sieme con altre tre che vi nomina di miglior guarniggione, et per lo posto più considerabili, in ostaggio della luoro fede, et ut donum aliquod novo principi (dice lo storico) firmissima transpadanae re-

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