BASA

Notizie storiche su Ivrea 29 inaspettati al luogo dove questi eransi per tal combricola radunati. Uccisero e presero molti di coloro. Odelrico, conte del Palazzo, bravamente deffendendosi, lasciò ivi la vita; Adalberto però, mar– chese d'Ivrea, e Gilberto, conte, furono del numero de prigioni. Il primo, uomo fornito d'una mirabil sagacità et astuzia, vedendo che non vi era maniera di fuggirsene, gettate vie le armi e tutti li orna– menti preziosi e vestitosi da semplice soldato, si lasciò prendere dalli Ungheri. Interogato chi fosse, rispose di essere un fantacino d'un huomo d'armi e lo pregò di farlo menare ad un castello apel– lato Calcinaia, dove teneva li suoi parenti che il riscatterebbero. Condotto colà e non conosciuto, fu a vilissimo prezzo comperata la di lui libertà da Leone, uno de suoi soldati. In tal guisa liberatosi dalla schiavitù, ritornò nella sua città dove mori nel ( 6 ) [ 10] anno 925 di morte naturale, lasciando doppo di sue (sic) due figliuoli, cioè Berengario sovra nominato et Anscario, avuto da Ermengarda sua seconda consorte, huomo di grande ardire, il quale fu fatto marchese di Spoletti e di Camerino et combattendo contro le truppe di Ugo, re d'Italia, doppo essergli riuscito di sbaragliare le prime schiere di nemici non puotendo da se reggere all'arrivo et sforzo del– le altre nuove schiere che di mano in mano sovragiongevano, doppo aver fatto grandi prodezze di sua persona, caduto col cavallo in un fosso, quivi trafitto da molte lande e dardi, lasciò la vita, non avendo lasciato doppo di se veruna posterità. Essendo adunque succeduto al padre nella marchia d'Ivrea Be– rengario nell'anno 925, contra di esso se la prese Ugo, re d'Italia; et doppo di aver fatto uccidere Anscario suo frattello, marchese di Spoleti e Camereino, come di sopra si è riferito, non si dimostrò punto corrucciato contro di lui; anzi affettando gran benevolenza nel venire che ei fece alla corte, l'accolse con distinte carezze. Ma nel Consiglio segreto fu determinato di cavargli barbaram[ 11 ]mente gli occhi. Trovassi presente a questa risoluzione Lottario, il re, et essendo fanciullo di buona indole, non reggendole il cuore di veder quella crudeltà, ne fece segretamente avertire Berengario; il quale (6) Aggiunto: 925, poi ripetuto in alto a p. [10] .

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