BASA

Notizie storiche su Ivrea 35 et due luoro figliuole nubili erano state prima con tutto decoro messe dallo imperatore in corte appresso Adelaide imperatrice. Restavano pur anche in vita due figliuoli di Berengario, val a dire Adalberto, già suo compagno nel Regno d'Italia, e Conrado, che restarono in libertà. Costoro ebbero ricorso alla corte dell'imperator greco et per far valere le pretenzioni luoro sovra l'Italia et animare quel Cesare in suo soccorso, le facevano credere d'aver in Calabria una forte fazione appoggiata al valore di sette milla [ 22] corrassieri da unire all'armata navale che indi avrebbero unito coll'armata li suoi parti– tanti ove Niceforo avessene spedita in Italia contro gli sforzi di Ottone Augusto, oltre altre più vantaggiose condizioni che facevano gustare al greco Augusto. Inteso avendo l'augusto Ottone che Nice– foro dava ricovero alli suoi nemici Adalberto e Corrado, e metteva in ordine una flotta per inviarla contro di lui in Italia, nel vedersi invitato al suo giuoco, senza perdere tempo andò a mettere il cam– po sotto a Bari, città allora sottoposta alli Greci, qual prese, et s'impadronì pure della maggior parte della Puglia. In turbolenze tali venuti in Italia, li due figliuoli del fu re Berengario, dicesi che Corrado si quietò, perchè Ottone secondo, imperatore, gli accordò qualche stato e pensione. Ma Adalberto non volle mai ascoltare trattato alchuno d'accordo, et sinchè visse fu sempre in armi contro gli Ottoni Augusti e tenne vive tuttavia le sue pretenzioni sopra il Regno d'Italia. Finalmente venne al termine delli suoi giorni la– sciando doppo di se un figlio adimandato Ottone Gugliemo (sic) qual ebbe da Gerberga sua moglie. Questa principessa essendo ri– masta vedova, si rimaritò con Arrigo duca di [ 23] Borgogna; il quale essendo venuto a morte senza lasciar di se figliuoli proprii, fece passar quel ducato nel figliastro, la di cui gloriosa discendenza durò anche molto tempo in insigne onore. Da tal discendenza ebbe li suoi natali il beato Eldrado, nipote di Adalberto, perchè figliuolo di Guglielmo Ottone, che di monaco certosino fatto vescovo di Mo– riana morì nell'anno 1146, dal di cui sepolcro usciva un olio mira– coloso che era un rimedio efficace per la guariggione di tutti li mali et anchora a giorni nostri è in somma venerazione il sepolcro sudetto, sopra la di cui pietra restano le vestigie dell'olio et delle candele che ivi per divozione si accendevano.

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