BASA
46 P. G. Robesti ' Fra li altri privileggi che si sono dalla città constantemente sino al presente stati conservati, il primo si è la nominazione del proprio giudice, qual privileggio ha sempre continuato sino all'anno 1727, in cui fu da S.R.M. nominato per primo preffetto e giudice il signor conte Marengo et indi in poi ne ha cessato tal pretenzione. Ciò non ostante, sono anchora proprie della città, che le accensa ad altri, la segretaria della giudicatura, la gabella del peso e misura, il dacito del vino, la gabellata, il pedaggio et altri tributi consimili dalli quali ne ricava un utile competente in diminuzione delli tri– buti annui che si pagano al sovrano. * * * Trovasi questa città circondata da fertili et amene colline che sono tutte ripiene presentemente di vigne e prati, massimamente quella che da Chiaverano si distende per sino a Cavaglià et chiamasi la Serra, quale verso mezzo giorno, dove [ 4 5 ] risguarda verso Ivrea, trovasi fruttifera et tutta coltivata; et verso mezzanotte, dove fa aspetto verso la provincia di Biella, è sterile di modo che non vi allignano che piccoli cespugli et appena produce erba per pascolo delle capre. Dette colline che trovansi allo intorno della città erano per lo passato tutte ripiene d'alberi fruttiferi di olive et mandorle dolci, et se ne faceva dell'olio d'oliva assai perfetto. Fra le manifatture nelle quali più frequentemente si esercita– vano gli artefici nostri antichi, devonsi in primo luogo riferire li lanificii, li quali si lavoravano a tutta perfezione nel sito detto di Bianchetto, contandosi seicento e più telari conspicui per formare et tessere drappi di ogni qualità, et il luogo dove si preparavano le lane per la formazione di detti panni, anche al presente ritiene la denominazione et dicesi regione de Lanerii. Tali panni avevano un colorito forte et tessitura [ 46] talmente sottile da non aver invidia alli panni d'Olanda de nostri tempi; tal luoro colorito si crede di– pendere dalla qualità delle acque, mentre in tal tempo detti operarii godevano il beneficio dell'acqua proveniente dalla roggia che si diceva anticamente de Tagliendis. In fatti avendo nell'anno 1730 il sig.
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