BASA

36 Amato Pietro Frutaz sui in ecclesia quae in honore Sancti Petri princ1p1s Apostolorum aedificata et dedicata est extra civitatem quae nuncupatur Augusta » (p. 9). Altre tre volte egli ricorda la « ecclesia S. Petri » (pp. 14, 19), per sostituire i passi paralleli della Vita antica dove compaiono le espressioni « ecclesia loci » ( § 5) , « ad concilia Sanctorum » ( § 8), «ad Sanctorum ecclesiam » (§ 8); altrove sostituisce l'espressione della V ita antica « concilia Sanctorum » (§ 8) con « templum » (pp. 15, 16) « ecclesia » ( p . 16) , « domus Domini » (p. 18), « Sanctorum limina » (p . 18) , senz'altra qualificazione . Ma a quale chiesa si riferisce l'autore del sec. X/XI ? Alla chiesa paleocristiana da tempo scomparsa oppure alla chiesetta carolingia ricavata nel presbiterio della paleocristiana ? Ovviamente egli accenna alla situazione reale del suo tempo , cioè alla predetta cappella caro– lingia che è raffigurata schematicamente sul capitello del chiostro recante le storie di s. Orso. 62 In altre parole l'autore anonimo della 2a redazione della V ita di s. Orso (sec . X/XI) ha attribuito retrospet– tivamente alla chiesa paleocristiana il Santo titolare della chiesetta esistente alla sua epoca. Cosa singolare! né la V ita antica di s. Orso né la 2a redazione della medesima accennano alla tomba del Santo, pur ricordando che è morto il 1° febbraio di un anno che non indicano. A questa grave mancanza ha posto rimedio il vescovo Anselmo (994-1025) con la monumentale chiesa tuttora conservata negli elementi architettonici essenziali, 63 che egli dedicò ai santi Pietro e Orso, sia per conservare il nome del titolare della chiesetta carolingia, sia per dare alle reliquie di s. Orso una degnissima sistemazione . 62 Cf. Descrizione in Redazione inedita, cit., p. 318 e n. 41; la « ecclesia » è riprodotta a p. 309; R. BERTON, I capitelli del chiostro di S. Orso, Novara [1956], pp. 83-86; E. BRUNOD , Arte sacra in V alle d'Aosta, vol. II. La Collegiata di S. Orso, Aosta [1977 ], pp. 360-362. La « chapelle » dedicata a s. Pietro, ricordata dal DE TrLLIER (op. cit., ed. 1966, p. 139), dal BESSON (op. cit., p. 247) e in seguito da altri, è identica alla « ecclesia S. Petri » della 2' redazione della V ita S. Ursi, la sola ch'era conosciuta in Valle. é3 Cf. Fonti, pp. 291-292; M. C. M AGNI, Architettura religiosa e scultura roma– nica nella V alle d'Aosta, Aosta 1974, pp. 35-41.

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