BASA

MARIO 0RLANDONI LA DOCUMENTAZIONE NUMISMATICA NELL'ARCHEOLOGIA VALDOSTANA Il museo archeologico di Aosta, istituito negli anni 1928 ~ 1929 dal Prof. Piero Barocelli allora sopraintendente alle antichità del Piemonte e della Liguria, raccoglie, col materiale archeologico di provenienza locale, circa 4000 monete rinvenute in città ed in Valle dall'inizio del secolo ad oggi. Di queste monete, classificate nel corso degli ultimi anni dallo scrivente, si ritiene necessario e doveroso darne notizia sintetizzando, per ora, la parte riguardante la numisma– tica romana che rappresenta il nucleo più consistente ed importante esistente nel museo. Ma anche nei secoli scorsi il suolo valdostano aveva reso monete antiche, entrate poi in collezioni pubbliche e private. Già nel « Porfìl Historial d'Aouste » di Jean-Claude Mochet, scritto nella prima metà del '600 e pubblicato dall'Archivio Storico Regionale 1, sono descritte e disegnate alcune monete romane, appartenenti a collezionisti locali, rinvenute ad Aosta ed in altre località della Valle. Vi troviamo fra le più antiche due denari di Cesare e di Bruto che corrispondono ai nn. 16 della Gens Julia e 31 della Junia indicati nell'opera del Babelon 2 • Seguono monete di Augusto, Vespasiano, Tifo, Adriano, Settimio Severo, Alessandro Severo e Claudio il Gotico. I }EAN-CLAUDE MocHET, Por/il Historial d'Aouste, Aosta, Tip. Marguerettaz, 1968, pag. 68 e segg. L'edizione è stata scrupolosamente curata dall'Archivio Storico Regionale della Valle d'Aosta. 2 ERNEST BABELON, Description historique et chronologique des monnaies de la République Romaine - Vol. II, pagg. 14 e 114. Ed. Forni, Bologna 1963.

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