BASA

La documentazione numismatica valdostana 69 inedito di Geta 14 - foto n. 2. La necropoli dimostrava di proseguire lungo le mura fino all'angolo sud-ovest e nel 1965, coll'acquisto dell'area da parte della Regione, si ripresero gli scavi. Le monete recuperate in questa parte della necropoli sono oltre 450, appartenenti a vari imperatori da Augusto a Valeriano . Quelle databili al I secolo, sempre molto consunte, sono 120. Circa 200 le monete degli Antonini ed un centinaio quelle dei Severi di cui 33 sono già di Alessandro Severo che nel tratto precedente della necro– poli ne segnava il limite. Altre 34 monete, da Massimino Trace a Vale– riano stanno ad indicare l'ultimo periodo delle inumazioni. Si nota che le monete da Alessandro Severo in poi, sono quasi sempre ben conservate e che l'andamento delle sepolture è avvenuto, in ordine di tempo, da est ad ovest. Gli scavi delle insule a nord-est della porta principalis dexte;a, area attualmente trasformata in giardino per i ragazzi, iniziati verso il 1950 e proseguiti saltuariamente fino ad oggi, offrono una docu– mentazione numismatica di grande interesse per il contributo che può dare alla formazione di un quadro della vita cittadina Aostana nei primi quattro secoli. Si riscontrano pochi assi della Repubblica Romana, alcuni esem– plari con le teste adossate di Cesare ed Ottaviano coniati a Vienne fra il 40 e il 27 a.C. (foto n. 3), altri con le teste di Agrippa ed Augusto emesse a Nìmes nel periodo immediatamente successivo (foto n. 4), assi e dupondi di Augusto e di Tiberio coll'altare di Lione nel ro– vescio, coniati in quella città verso il 10 d.C .. Alcune di queste monete si trovano dimezzate ed erano accettate, nei primi anni dell'impero, per il valore di un semisse (foto nn. 5 e 6). 14 Manca nel Cohen e nel Coins of the Roman Empire in the British Museum - Londra. GETA (208-209) - Asse - gr. 10,90, pos. dei coni j, metallo AE. D. P. SEPTIMIUS GETA CAES. , testa nuda di Geta a destra. R. PONTIF. COS.II, Pallade in piedi a sinistra con Vittoria e asta, ai piedi una faretra, alle spalle un trofeo, tra se.

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