BASA

90 T irsi Mario Caflaratto Ospitalità L. 2305 Stipendi L. 500 Riparazioni L. 4000 Spese diverse L. 1130 Totale L. 17825 Per adempiere allo scopo primario indicato dalla Bolla papale , non volendo la Religione riattare il vecchio nosocomio , si cercò uno stabilimento da adattarsi a ricovero, e nel 1761 venne incaricato un architetto di fare la ricognizione di uno stabile con giardino ed orto adiacenti, di proprietà dei fratelli Freydoz del fu barone Giuseppe Nicolao di Champorcher 6 • Le cose andarono per le lunghe, sì che nel 1765 l'Avvocato pa– trimoniale della Religione, esposta la situazione finanziaria, sollecitò la deliberazione del Consiglio per l'istituzione dell'Ospedale. In questa memoria l'Avvocato patrimoniale accennò al vecchio Ospedale, situato in « sito basso, umido, composto di piccoli corpi di fabbrica disuniti, mal fabbricati, colle muraglie, solari e coperti in pessimo stato, e in parte rovinosi» . Il capitale dell 'ospedale era di lire 15.000 in legati, più 4000 lire di redditi. Inoltre il Borgo d'Aosta aveva esso pure un Ospedale particolare « il quale gioisce di alcuni redditi, ma li detti spedali sono bisognosi d'un amministrazione più esatta ». A detta dell'Avvocato patrimo– niale si doveva quindi mettere allo studio la creazione di un nuovo ospedale di quanti più letti si poteva, riflettere su quali risorse basarsi, se conveniva, o no, aprire una propria bottega di farmacista , ed infine se conveniva abolire l'Ospedale dei Pellegrini di Marché Vaudan, destinando a questi una camera nel nuovo ospedale. Vennero proposte tre soluzioni: servirsi della casa di St. Jacquème di proprietà della Religione, oppure acquistare gli stabili del barone di Cham- 6 A.O.M.T., Aosta, mazzo 1, n. 12.

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