BASA
92 Tirsi Mario Caflaratto porcher, o quelli del notaio Anselmin. Per avere un congruo finan– ziamento venne suggerito di alienare dei beni di poco riguardo in Tarantasia, Gressan, Brissogne, Champrotard, Chevrot. Venne consigliato dall'Avvocato patrimoniale di ridurre le spese dell'Ospizio del Piccolo San Bernardo, cioè: 1) eliminare la consuetudine di dar da mangiare e bere tutte le domeniche e giorni festivi dell'estate, a pastori e margari (circa 100 per volta) che ivi si recavano a messa; 2) cessare di offrire ai mulattieri, che passavano per l'Ospizio per il loro privato servizio, due bicchieri di vino, pane e minestra; 3) sospendere la distribuzione di vino, pane, formaggio, minestra ai mulattieri che portavano la legna all'Ospizio (anche quattro volte al giorno); 4) opporsi alle pretese del Capitolo della Cattedrale per quanto riguardava gli oneri non di sua spettanza. 7 Si deve ricordare a proposito della situazione fìnanziaria, che gi~ prima di quest 'epoca la Religione possedeva dei beni nel Ducato di Aosta, per cui percepiva un reddito non indifferente, cioè: dal Priorato di St. Jacquème L. 1268 dai beni di Setz e sue dipendenze L. 1021 dalla cascina Bibian L. 1320 da altri beni provenienti dalla famiglia Garrone L. 61 O da altri beni ancora, suddivisi in parti- celle, il cui frutto, unito ai precedenti, faceva salire la somma totale a L. 9690, 2,11 8 Nello stesso anno 1765, venne fatta una ricognizione da parte 7 A.0.M.T ., Aosta, mazzo 13, 16 luglio 1765. 8 A.0.M.T., Aosta, mazzo 11 , n. 13 (1736). Locazioni de' beni della Sacra Reli– gione de' SS. Maurizio e Lazzaro nel Ducato d'Aosta.
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