BASA
I monumenti paleocristiani di Aosta 11 del tiglio , a m 2,80 circa sotto il livello stradale, e tuttora m corso sotto la chiesa di S. Lorenzo. 12 Per quale motivo, ci si può chiedere, i responsabili della comu– nità cristiana di Aosta del sec. V hanno scelto questa località, costan– temente minacciata dagli straripamenti del torrente Buthier, per co– struirvi questo importan te edificio sacro ? Tracce di inondazioni sono state riscontrate durante lo scavo e una di esse, piuttosto tragica, è ricordata nella Vita antica di s. Orso. 13 vembre : «pro animabus gloriosae memoriae regum Arelatensium qui pnsc1s tempo– ribus fundaverunt et dotaverunt huiusmodi praesentem ecclesiam et mobilibus ornaverunt, videlicet Gondrani, Boczonis et Rodulphi » (ms scomparso, testo ripro– dotto dal TIBALDI, op. cii., II, p. 24 ; cf. C. PATRueeo, Miscellanea Valdostana, Pine– rolo 1903, p. L (a p. XXXVII dà anche il testo del n. 6); Due, op. cit., I , p. 148, cita un altro ms del 1564 ( !), anche questo scomparso. Il TIBALDI (p. 25) riproduce inoltre un passo della relazione ad limina di Mons. Filiberto Milliet del 1657, che ricorda le benemerenze di Gontranno relative alla cattedrale, cf. P.-E. Due, Chronologie des éveques d'Aoste, in Annuaire du Diocèse d'Aoste, Aoste 1900, pp. 56-59; Due, op. cit., VII, Chatel-St-Denis 1912, pp. 205-206. Mons. Due cita pure l'antico breviario di Aosta che « rapporte aussi que le roi Gontran dédia à la sainte Vierge la Cathédrale d'Aoste nouvellement construite » (I , p. 143). Per la descrizione dei mss dei numeri 4, 5, 7, cf. R. AMIET, Repertorium Litm– gicum Augustanum (Monumenta lit. Ecc!. Augustanae, I ), Aoste 1974, pp. 214-215 (n. 4); 210-213 (n. 5); 209-210 (n. 7). Sull'uso di ricordare i benefattori al 2 novembre, cf. L. CoLLIARD, Le coutumier de la Cathédrale d'Aoste et le cérémonial pontifica! selon le Rit Vald6tain au XVI II" siècle, in Recherches sur l'ancienne liturgie d'Aoste et !es usages religieux et populaires Vald6tains, V, Aoste 1974, p. 80. 12 Cf. CH. BoNNET, avec la collaboration technique de RENATO PERINETTI, Saint– Laurent d'Aoste. Rapport préliminaire des fouilles de 1972-1973, estratto da Duria. Rivista della Soprintendenza Regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti della Valle d'Aosta, 1 (1974), pp. 1-45. Credo sia utile segnalare che 1'11 ottobre 1843 furono iniziati scavi nella zona di S. Lorenzo con alcuni risultati positivi, e che l'architetto Gaio presentò nel 1846 al vescovo Jourdain il rilievo dello scavo, come risulta dalle lettere del Can. Antonio Gal a Carlo Promis, 30 ottobre 1843, 2 luglio e 16 agosto 1846 (in questa accenna anche ad una scoperta sotto la cattedrale), cf. J. PIGNET, Correspondance du Prieur ]ean-Antoine Gal avec !es Frères Promis, in BASA, 44 (1968-1969), pp. 128-130, 133-134, 135 (edizione purtroppo affrettata). 13 Cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita della «Vita Beati Ursi presbyteri et con– fessoris de Augusta Civitate », in Mélanges de documents historiques et hagiographi– ques Vald6tains, II, Aoste 1953, § 5, p. 326; Id., Fonti, cit., p. 164.
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