BASA

12 Amato Pietro Frutaz Credo di non andare errato nel proporre di ravvisare in questa località un « locus sanctus », 14 che si è voluto conservare erigendovi sopra l'edificio testé ricordato, che godette presto di una notevole importanza non solo per la sua splendida architettura, ma anche perchè dovette probabilmente fungere per qualche tempo da chiesa cattedrale, in attesa della possibilità di costruire la chiesa principale nell'ambito intramurano della città. 15 L'esplorazione del monumento è stata portata quasi a termine con un impegno degno di lode e con una tecnica impeccabile, tanto che la pianta del medesimo con le sue peculiarità è oggi acquisita . Si tratta di un'ampia aula cruciforme a una sola navata (a forma di crux capitata o di crux immissa latina), costruita su un'area cimiteriale romana, che si sviluppava lungo la via che dall'Arco onorario di Augusto portava alla monumentale Porta Praetoria, principale ingresso 14 Sul concetto di locus sanctus, cf. H . D ELEHAYE, Loca Sanctorum, in A nalecta Bollandiana, 48 (1930), pp. 5-64; G. P. BoGNETTI, I «loca Sanctorum» e la Storia della Chiesa nel regno dei Longobardi, in Rivista di Storia della Chiesa in Italia, 6, (1952), pp. 165-204; P. BORELLA, I Corpi Santi in Milano e diocesi, in Studi in onore di Mons. Carlo Castigliani, Milano 1957, pp. 133-188; A. M. 0RSELLI, L'idea e il culto del Santo Patrono cittadino nella letteratura latina cristiana, Bologna 1965, (si v. in particolare le pp. 91-119); In., La città altomedioevale e il suo Santo Patrono (ancora una volta) il « Campione» Pavese, in Riv. di Storia della Chiesa in Italia, 32 (1978), pp. 1-69. 15 Sul problema della cattedrale, componente importante della topografia urbana p:ileocristiana e altomedioevale, cf. J. H uBERT, Les « Cathédrales doubles » et l'histoire de la liturgie, in Atti del l° Congresso internazionale di Studi Longobardi. Spoleto 27-30 settembre 1951, Spoleto 1952, pp. 167-176; C. VroLANTE-C. D. FoNSECA, Ubi– cazione e dedicazione delle Cattedrali dalle origini al periodo romanico nelle città centro-settentrionali, in Il Romanico pistoiese nei suoi rapporti con lArte romanica dell'Occidente. Atti del 1° Convegno internazionale di Studi medioevali di Storia e di Arte, Pistoia-Montecatini Terme 27 settembre-3 ottobre 1964 (Centro di Studi storici, Pistoia), Pistoia 1966, pp. 303-346 ; P .-A. FÉVRIER, Permanence et héritages de l'anti– quité dans la topographie des Villes de l'Occident durant le Haut Moyen Age, in Settimane di studio del Centro italiano di Studi sull'Alto Medioevo, XXI, Topografia urbana e vita cittadina nell'Alto Medioevo in Occidente. 26 aprile - l° maggio 1973, 2 voll. (paginazione continua), Spoleto 1974, I , pp. 41-138, discussione, pp. 267-284; C. G. MoR, Topografia giuridica: Stato giuridico delle diverse zone urbane, ibid., I, pp. 333-350 (ricorda anche Aosta), discussione, II , pp. 477-491.

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