BASA

I monumenti paleocristiani di Aosta 19 cronologia è evidente che la basilica dedicata nel 386, ricordata da Ambrogio a Marcellina nella lettera scrittale, nell'ultima decade del mese di giugno di quell'anno, aveva inizialmente per titolari soltanto Pietro e Paolo . L'idea contenuta nei 2 versi « Forma crucis » e « Sacra trium– phalis » è espressa da s. Ambrogio sia nel De Spiritu Sancta, scritto probabilmente nel 381, sia nella Expositio Evangelii secundum Lucam, la cui redazione fìnale risale al 389-390, ma Ambrogio la incominciò già nel 377 . 28 Il pensiero del santo è questo: Il tempio è a forma di croce, che rappresenta la vittoria di Cristo. La sacra trionfale imma– gine ne delinea il sito. La chiesa di Aosta come la milanese, benché di proporzioni mi– nori,29 risponde esattamente all'idea espressa da s. Ambrogio. nota). Al 28 luglio è segnata la festa « Sanctorum Nazarii et Celsi ubi eius quiescit corpus», ibid., pp. 8, 140 (nota). Alla stessa data la festa è recensita nel Martirologio Geronimiano : « In Italia civitate Mediolano Nazarii et Celsi pueri », cf. D E Rossr– Duc1-IESNE, p . [97]; DELEHAYE-QUENTIN, pp. 399, 400-401 (commento molto accu– rato e ricco di notizie; il Delehaye riproduce l'epigramma « condidit » con il titolo : « Nazaro Martyri » e la sottoscrizione « Aur. Ambrosius episc. »); DELEHAYE, Les rJrigines du culte des Martyrs, cit., pp. 79-80. L'espressione « in Italia » al tempo di s. Ambrogio era sinonimo di Alta Italia. 28 Cf. i testi rispettivi supra, alla n. 20. Per le date di composizione delle 2 opere, cf. PALANQUE, op. cit., pp. 503-504, 529-536, 577, 578, 579. Secondo il Palanque l'in– venzione dei santi Gervasio e Protasio ebbe luogo il 17 giugno 386, ricordata nel– l'Epistula XXII a Marcellina, scritta circa il 20 giugno, pp. 515-516; l'invenzione dei san ti Nazario e Celso avvenne nel 395, p. 554. Per la datazione dell'Expositio, cf. anche ed. M. ADRIAEN, S. Ambrosii Mediola– ncnsis Opera, pars IV, in Corpus Christianorum, s. lat., XIV, Turnholti 1957, p . VII e nota 2; ADRIAEN-COPPA, ed . cit., 11 ,1, pp. 18-25. La cronologia che ho addotto nella nota 18 per l'invenzione dei santi Gervasio e Protasio è più conforme aÌle fonti (cf. DELEHAYE-QUENTIN, pp. 325-326). 29 La basilica Milanese misura m 70 di lunghezza, il complesso fino alla via porticata è di m 90; la navata è larga m 14; la lunghezza dei 2 bracci è di m 63 ,60. La chiesa di Aosta è lunga all'esterno m 37,50 all'interno m 36,24 ; l'interno è largo m 8 ; i 2 bracci sono lunghi complessivamente all'esterno m 34 e all'interno m 32,74 . Originariamente la basilica di Milano terminava con una parete rettilinea, ma Ambrogio ne cambiò lo sviluppo planimetrico facendovi costruire l'abside curvilinea, d . VILLA, La basilica ambrosiana, cit., 1963, pp. [51] , [55] , [58]; C. TRIULZI, in AA.VV . La basilica degli A postoli, cit., p. 59.

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