BASA

I monumenti paleocristiani di Aosta 21 Tenendo presenti l'autorità e le prerogative del metropolita, è certo che il nostro protovescovo Eustasio fu ordinato a Milano e non è improbabile che lo sia stato da s. Ambrogio, se per vecchiaia non potè prendere parte al sinodo del 451. Vi partecipò il presbitero Grato che firmò « vice ipsius [Eustasii] » gli atti del sinodo durante il quale i Vescovi della Provincia ecclesiastica milanese presero cono– scenza del Tomus di s. Leone Magno e lo sottoscrissero. 32 Se dunque il Vescovo di Aosta era in così stretta relazione con la sede metro– politica di Milano è facile figurarci chi ha portato ad Aosta l'idea ispiratrice di questa chiesa: è Eustasio oppure il presbitero di sua fiducia Grato. III - CHIESA UFFICIATA DA s. ORSO È certamente questa la chiesa suburbana ufficiata da s. Orso, come risulta dalla Vita antica del Santo, scritta durante il sec. VIII o nei primi decenni del seguente e conservata in leggendari manoscritti ado– perati fuori della nostra diocesi : a) nell'imperiale abbazia di Farfa, fondata da s. Tommaso di Moriana (m. nel 720), il ms che la contiene è del sec. IX/X; b) nella basilica di S. Giovanni in Laterano (ms del sec. XI); c) nella città di Lucca (2 mss del sec. XII) ; d) nel monastero di S. Mattia a Treviri (ms del sec. XVI ). 33 Da questa V ita antica non risulta che accanto a questa chiesa ci fosse un cenobio di vita regolare del clero del tipo di quello istituito a Vercelli da s. Eusebio, dopo il suo ritorno dall'esilio nel 363, cioè da Scitopoli , dalla Cappadocia e dalla Tebaide. Sant 'Orso vi compare come un sacerdote autoctono, zelante e taumaturgo, custode della 32 Cf. op. cit., p. 9 e n. 4. 33 Cf. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., pp. 305-323 (introduzione), 325-330; Fonti, cit., pp. 162-163 (introduzione), 163-167. I due mss di Lucca sono citati da B. DE GAIFFIER, Recherches d'hagiographie latine (Subsidia hagiographica, 52), Bruxelles 1971 , pp. 95, 118.

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