BASA

t AMATO PIETRO FRUTAZ MANOSCRITTO VALDOSTANO DEL SEC. XV EMIGRATO IN SPAGNA'~ Si tratta di un Breviario « secundum usum et consuetudinem » della Cattedrale di Aosta, trascritto nel 1433, conservato, dalla fine del sec. XVIII, nella Biblioteca del Capitolo della Cattedrale di Toledo, sede primaziale della Spagna. Nella 2• metà del sec. XVIII, esso faceva parte, come lo splendido esemplare dell' « editio princeps » del Breviarium ad alme Augustensis Ecclesie ritum del 1533,1 della cospicua biblioteca dell'erudito cardi- * Rela:.?ione letta nella seduta accademica del 28-8-1979. 1 Cf. A.P. FRUTAZ, Le fonti per la Storia della Valle d'Aosta, Roma 1966, pp. 201-202, tavv. 20-21; l'esemplare acquistato dal Card. de Zelada, apparteneva, nel 1628, al sac. Giovanni Giacchetti che si occupava delle reliquie di s. Giovanni BaHista, autore dell'Iconologia Salvatoris, et Karilogia Praecursoris, sive de imagine Salvatoris ad Regem Abagarum missa; et de capite s. Io. Baptistae Prae– cursoris Romae in ecclesia Monialium S. Silvestri dieta (de Capite) mirifica omnium devotione asservatis, et cultis tractatus, Romae, apud Iacobum Mascar– dum, 1628. Nella Karilogia [conige Fonti, p. 202 nota 1], pp. 28, 32, ricorda 2 volte il nostro breviario e precisamente l'ed. del 1533, ora alla Vaticana (R.G. Liturgia, V. 512), come risulta da due sue annotazioni autografe inseritevi alle carte CCCI' e CCCLXXIV'. Eccone il testo: sul margine inferiore della c. CCCI' si legge: « Hcrc historia inventionis capitis s. Ioannis revelati ad mulier·em est ipochrifa ( !) et vera non est ». Sul margine inferiore della c. CCCLXXIV' risulta che l'autore della Karilogia era proprietario del breviario: « In his>to Breviario repetitur bis narratio de inventione capitis Sti Ioannis Baptistcr, scilicet una folio 288 in festo decolla– tionis et alia fol. 301 in ottava (!) episcopi Grati. Sed una contradicit alteri

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