BASA
10 Amato Pietro Frutaz (7 sett.), di s. Giocondo (30 clic.). Nell'orazione di s. Giocondo si dice che « in presenti requiescit ecclesia », cioè nella Cattedrale ( cf. un'espressione simile nel cit. cod. 17 15 ). Gli stessi Santi, come già detto, sono recensiti nelle litanie (fol. 4 3"). Dal lato storico il Breviario contiene invece alcune notizie inedite di particolare interesse. 1. Il nome del proprietario: Giacomo de Portu è ricordato due volte (foll. 4lr, 4Y), che risulta essere un beneficiato della Cattedrale. È probabile che lo si possa identificare con « Jacques du Port », parroco di Charvensod (1430, 1433). 16 Non a caso al 31 dicembre è segnata la festa di s. Colomba da sempre titolare di quella parrocchia. Il nostro Giacomo e Giovanni de Portu, parroco di Derby nel 1424 potrebbero essere parenti e forse appartenere alla famiglia del notaio Pietro Henrici de Portu, originario di Lione, operante in Aosta tra il 1430 e il 1480. 17 2. L'intitulatio è premessa alla rubrica dei primi vespri della 1 a Domenica d'Avvento, cioè all'inizio del Temporale, come nel cod. 17 del Capitolo della Cattedrale. 18 Da questa intitulatio risulta che il Breviarium è secondo il rito 15 Cf. AMIET, Repertorium, cit., I, p. 250. l6 Cf. P.-E. Due, Annuaire du Diocèse d'Aoste, 1894, Torino 1894, p. 28. Della chiesa cli S. Colomba cli Charvensod si ha un interessante inventario di libri liturgici, compilato nel 1287 (cf. Fonti, cit., pp. 18-19, n. 7) . Un Giovanni de Portu, parroco cli Derby, prese parte nel 1424 al sinodo diocesano, indetto dal vescovo Ogerio Moriset (cf. J.-A. Due, Histoire de l'Eglise d'Aoste, IV, Chàtel-Saint-Denis 1909, p. 308), ma Pietro Stefano Due non lo ricorda nella cronologia dei parroci cli Derby. 17 Cf. J.-B. DE TILLIER, Historique de la Vallée d'Aoste, ed. A. ZANOTTO, Aoste 1966, pp. 243, 253, 279; In., Nobiliaire du Duché d'Aoste, ed. A. ZANOTTO, ivi 1970, pp. 296, 564; O. ZANOLLI, Les testaments des Seigneurs de Challant (Bibliothèque de l'Archivum Augustanum, III), I, ivi 1974, p. 427 (« Petrus Henrici de Portu, Lugdunensis diocesis, burgensis et habitator Auguste», rogito del testamento di Ludovico di Challant del 22 aprile 1487: il testo stampato reca Porta, ma il testo manoscritto, controllato, ha Portu). 18 Cf. AMIET, Repertorium, cit., I, p. 249.
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