BASA
Manoscritto valdostano in Spagna 11 della Cattedrale; inoltre si ricava: a) il nome e la qualifica del com– mittente e proprietario Giacomo de Portu; b) la qualifica del copista eremita e il suo luogo d'origine Veluaco non ancora potuto identi– ficare; 19 c) la data dell'inizio della trascrizione: 6 agosto 1433. Il nome del copista ci permetterà certamente di scoprire, dopo un accu– rato esame paleografico, quali altri manoscritti ha trascritto in Valle. 3. Notizia sul proprietario del Breviario nel sec. XVI. Si tratta del canonico Giovanni Ludovico Voudan (t 1° ag. 1555), personaggio conosciuto, autore dell'Extractus Anniversariorum dei benefattori della Cattedrale e di un ms miscellaneo autografo che si conserva nell' Archivio di Stato di Torino, dal quale ho estratto il Catalogus - cronaca dei vescovi di Aosta -, pubblicato nelle Fonti per la storia della Valle d'Aosta. Del Voudan si danno due date precise relative all' inizio del suo « curriculum vitae » clericale: risulta che fu nominato canonico della Cattedrale e parroco di Roisan nel 1524, essendo ancora «in minoribus », e che celebrò la sua prima messa, domenica 24 ottobre 1529 . 20 4. Atto di donazione del Breviario alla chiesa parrocchiale di Roisan, redatto il 22 marzo 1533. Autografo del can. Voudan con la sua cifra. 5. Il Breviario ha servito a qualcuno che si interessava del Rito Valdostano come si rileva da diverse annotazioni marginali del sec. XVII/XVIII, specie nel Santorale. Eccone alcune. Dopo il citato Incipiunt festa Sanctorum, sul margine inferiore (fol. CLXXVv della 2• sezione) l'anonimo annotatore fa il seguente rilievo: « Hic licebit videre quomodo omnia officia sint eiusdem 19 L'eremita copista non è noto da altre fonti, né mi è stato possibile a tutt'oggi identificare la località: « Veluaco ». 20 Sul Voudan, cf. Fonti, cit., pp. 247-248 . Le date contenute in questa nota completano quelle che ho indicato nelle Fonti. Al Voudan nel 1524 fu conferita la prebenda « diaconale » di S. Ludovico re di Francia (cf. Liber Red– dituum, Capituli Auguste, ed. A.M. PATRONE, Torino 1957, pp. 50, 67), perché ancora «in minoribus ».
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