BASA

Mons. G. A. Due 15 1883, ecc.). Per avere sempre sott'occhio lo stato della diocesi ricor– dava insistentemente agli Arcipreti e Vicearcipreti l'obbligo di visitare le chiese del loro « district » e di fargli « parvenir le rapport véri– dique » (n. 144, 1897). Si recò nove volte a Roma per la visita «ad limina » (1873, 79, 85, 91, 94, 97, 99, 1903, 1906), dandone regolarmente notizia al clero e al popolo (cfr. nn. 5-6, 1873). Tenne otto sinodi tra il 1874 ed il 1892; consacrò quattordici chiese parrocchiali e ordinò 228 sacerdoti. Le fonti archivistiche relative all'episcopato di Mons. Due essendo ancora inedite, per conoscere la sua vera attività pastorale si deve ricorrere alle 215 lettere e circolari inviate al suo clero e date alle stampe. Sono tutte scritte in francese, perché nel sec. XIX la popo– lazione della Valle d'Aosta era per la maggior parte francofona. Dei 215 scritti pastorali (la numerazione è continua), 56 sono « lettres pastorales », « Mandements pour le Caréme », « Instructions pasto– rales »; il loro contenuto è dottrinale e pastorale e dovevano essere lette e commentate in tutte le parrocchie e cappelle pubbliche; 159 sono « circulaires » per le tempestive comunicazioni di carattere sia pastorale, sia amministrativo. Il Vescovo stabiliva volta per volta se dovevano essere lette al popolo. Da questi scritti risulta che Mons. Due era devotissimo alla S. Sede e attento al Magistero pontificio . I suoi primi incontri con Pio IX (1873), Leone XIII (1879) e Pio X (1903) sono stati commoventi e li ha descritti nelle rispettive circolari stese per rendere conto al clero della visita « ad limina » (nn. 6, 38, 185) . Da questo suo orien– tamento spirituale e dottrinale è facile capire quali principi seguisse per assicurare al clero e al popolo una profonda e articolata forma– zione intellettuale, morale, sociale e disciplinare . Le tre case di studio per i chierici: la « Maìtrise », preseminario eretto accanto alla Cattedrale nel 1868 (n. 17, 1875; n. 115 , 1882; n. 191, 1904), il Seminario Maggiore (n. 44, 1880) e Minore furono al centro della sua attenzione. Una cura particolare ebbe per il Semi– nario Minore, annesso al Collegio della città, che si trovava in uno stato di decadenza preoccupante (n. 41 , 1879). Lo riformò e, dopo

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=