BASA

Mons. G. A. Due 19 dans le diocèse... C'est à vous, Chers Coopérateurs, qu'incombe le devoir de seconder les vceux du Congrès et de mettre en exécution ses résolutions ... Nous comptons sur votre énergie pratique » (n. 154, 1899). Per dare una degna sede alle opere diocesane Mons. Due provvide alla costruzione del palazzo intitolato a S. Luigi. Agli albori del sec. XX, Leone XIII aveva pubblicato l'enciclica sul Socialismo e la Democrazia Cristiana; subito Mons. Due ne dava notizia al clero (n. 169, 1901) e qualche anno dopo lo mette in guardia dalla falsa Democrazia Cristiana (n. 196, 1905). Nel 1905 dedicò la Lettera Pastorale per la Quaresima alla « Vérité et bien– faits de la Religion », compiacendosi della recente istituzione ad Aosta del circolo San Giocondo, del Patronato per i giovani e d'altre opere caritative per i bisognosi e sociali per gli operai (n. 194, 1905). Nel 1906 consacrò la Lettera Pastorale per la Quaresima alla « J eu– nesse Catholique » in cui tratta dell'istituzione di biblioteche circo– lanti, di Patronati, di circoli per i giovani e operai e della emigra– zione (n. 200, 1906). In stretta relazione con la precedente Lettera Pastorale è quella sull' « Instruction religieuse » per la Quaresima del 1907. Vi insiste sulla necessità dello studio del Catechismo (raccomandazioni su questo tema sono già contenute nella .circolare n. 199, 1906), sulla necessità della predicazione (cf. n. 126, 1894; n. 195, 1905) e della buona stampa (n. 206, 1907). Nello stesso anno insistette presso i parroci per l'organizzazione nelle loro parrocchie dell' « Unione Popolare dei Cattolici Italiani» (nn. 208, 209, 1907). Con lettera circolare del 23 settembre 1907 comunicò ai sacerdoti il testo del decreto « Lamentabili » del 3 luglio e dell'enciclica « Pa– scendi » dell'8 settembre con preghiera di leggerla « avec esprit de docilité » trattandosi di un documento di somma importanza (n. 211, 1907). Come Arcivescovo e Amministratore Apostolico indirizzò alla diocesi l'ultima sua lettera pastorale per la Quaresima del 1908, intitolandola « Le Pape ». In rapida sintesi accenna alle prerogative dell' « Infallibilità pontificia », alla qualità di « Padre » e di « Mae– stro » del Pontefice, alla necessità dell'istruzione religiosa, alla Comu-

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