BASA

84 P. Malvezzi sione ricavatane. Una incisione che con il passar dei decenni, anche per la diffusione succedutasi, diventerà il simbolo-prototipo della iconografia aostana. Come noto, questa incisione rientra tra le 32 costituenti la raccolta piranesiana « Alcune vedute di Archi trionfali ed altri monumenti innalzati dai Romani (parte dei quali si veggono a Roma e parte per l'Italia)»; si tratta di una seconda edizione 3 nella quale vengono aggiunte due nuove incisioni rispetto alla prima edi– zione del 1748; il Tempio di Minerva, disegnata ed incisa da Fran– cesco Piranesi figlio di Gio. Battista, e l'altra dell'Arco di Aosta, disegnata appunto dal Newdigate come si legge nel cartiglio sulla sinistra della stampa stessa, e incisa dal Piranesi . L'inedite note di questo Diario ci mettono così in contatto con un autore tipico figlio del suo tempo e che per 55 anni consecutivi, dal 1751 quando aveva 32 anni, affida ai fogli di un diario lo sviluppo dei ricordi, di vicende personali, osservazioni e impressioni che carat– terizzano ogni sua giornata, includendovi - come scrive un biografo 4 - anche i particolari minori quali le condizioni metereologiche, le tem– perature, le varie spese sostenute, etc. e mantenendo sempre quaderni dallo stesso formato. Nulla quindi che non si allinei con la ben nota scrupolosità di questi viaggiatori, stranieri o italiani che fossero, accaniti diaristi-registratori dei loro spostamenti. Il Newdigate è uomo dotato di notevole intelligenza: nato nel 1719 ad Arbury nella contea di \Y/arwhick, è membro del Parlamento inglese per lunghi anni, studioso ed esteta del mondo classico e rina– scimentale, raccoglitore e collezionista di libri, statue, medaglie e quadri, proprietario terriero e benestante al punto di concedersi a 3 HENRY FocILLON, Piranesi, ed. Alfa, Bologna 1963. A pag. 282 del suo fondamentale studio su Piranesi, il Focillon indica con un approssimativo « 1765 » l'anno di questa seconda edizione: il che non è corrispondente in quanto !'.incontro fra Piranesi e il Newdigate avvenne a Roma dieci anni dopo, fra la fine del 1774 e il 1775, come risulta da questo Diario. 4 ANTHONY C. WEED, The Diaries of Sir R. Newdigate, 1751-1806, Birmin– gham Archaelogical Society (vol. 78, pag. 40-54 ).

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