BASA

Aosta nel 1774 85 più riprese viaggi nel Continente effettuandoli con larghezza di mezzi (nel 1774-75 percorrerà l'Italia con una carrozza personale a 4 cavalli ed un postiglione sul cavallo di sinistra della prima pariglia). Non sempre acquista pezzi d'arte esclusivamente per sé: da Piranesi, ad esempio, riesce ad avere due preziosi candelabri di notevoli dimensioni formati da antichi frammenti tratti dagli scavi di Villa Adriana e che regalerà all'Università di Oxford. È consapevole della propria posizione, del proprio rango sociale per cui i suoi commenti sem– brano distaccati, poco ironici, propri di chi è conscio di un ruolo, di un prestigio da mantenere : il Diario, come si noterà, è scritto in terza persona. Le pagine dedicate al suo passaggio in Valle d'Aosta rispec– chiano questa sua controllata visione delle cose: se gli entusiasmi sono ammorbiditi quali però la vitalità e l'interesse dimostrati! Questo suo viaggio in Italia che si protrae dal luglio 1774 al dicembre 1775, è il secondo in ordine di tempo: ne aveva già effet– tuato un altro nel biennio 1738/1740, sempre con méta principale Roma. E sembra che in questo suo primo soggiorno romano, egli avesse preso lezioni di disegno dall'architetto Giacomo de Sanctis e che risalgano appunto a quegli anni i suoi contatti con il mondo dei « rovinisti », di quel mondo artistico settecentesco particolarmente appassionato delle classiche rovine romane che attraverso quadri e disegni cercavano di diffondere « il gusto e la conoscenza dei monu– menti antichi ». 5 In questo secondo viaggio in Italia, il Newdigate ha per compagni suo cugino Ch. Parker, che abbiamo già conosciuto, nonché una gentil– donna , Mary Conyers, di cui nulla trapela attraverso le pagine del Diario, forse in nome di quella discrezione d'obbligo che puntualiz– zava, almeno allora, l'etichetta mondana d'oltre Manica. Il viaggio sul Continente prevede l'attraversamento della Francia e della Sviz– zera: lasciata Londra il 26 luglio 1774, la comitiva sembra non aver fretta, indugiando per circa due mesi fra Parigi , Strasburgo, Berna e Ginevra, prima di affrontare il valico del Gran S. Bernardo . E sarà s H ENRY FocrLLON, op. cit., pag. 29.

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