BASA
92 P. Malvezzi vedendo lo schizzo che riproduceva quest'Arco anche se non ancora del tutto terminato, a stento poteva credere che esistesse in Italia un simile Arco, tanto che chiese il permesso di poter disporre del disegno stesso: e lo restituì dopo pochi giorni con un'elegante stampa da lui fatta e che fu inserita tra le sue composizioni riguardanti gli Archi Antichi. 1774 - 29 SETTEMBRE - LA CITTÀ DI AOSTA, GIOVEDÌ Nel pomeriggio fecero visita al Conte di Barres [Bard] per ringra– ziarlo delle sue ripetute gentilezze e lasciata la sua casa, rimontarono con molto piacere in carrozza, di nuovo in perfetto ordine, trainata da quattro cavalli con postiglioni: transitarono sotto l'antica Porta e proseguirono sulla strada che in linea retta conduce all'Arco di Trionfo, l'imponente simbolo romano a circa mezzo miglio dalla città. Poco dopo attraversarono il Butier o Balteus sopra un ponte formato da un arco in pietra ben costruita, vicino alla sua confluenza con la Dora Baltea e s'inoltrarono nella vasta piana di Aosta che ovunque mostra tristi segni della violenza di questi torrenti distruttori delle zone coltivate con il ricoprirle di pietre e di ghiaia lungo molti acri. Il resto della valle, sopra il corso delle acque, si presenta ben coltivato e ricco di alberi da frutta e di altre varietà raggiungendo notevole altezza sui fìanchi della montagna e i cui limiti più alti sono invece ricoperti da nevi e da rocce. La Dora è un grande e nobile fìume e la valle ogni minuto offre nuovi attraenti pittoreschi panorami con nude rocce che sorgono in mezzo ai boschi spesso coronati da grandi castelli in rovina. Man mano che si scende, il panorama apre nuovi orizzonti e la Dora aumenta di volume grazie ai torrenti che precipitando in cascate dai fìanchi della montagna, apportano nuove acque. Le sponde di questi corsi d'acqua sono fìancheggiate da alti pioppi e da altra varietà di alberi. Il livello stradale è scavato sopra uno stretto torrente alla sinistra della Dora e talvolta proprio sull'orlo di pericolosi precipizi. Non lontano da Aosta, la comitiva superò il magnifìco castello di
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