BASA

306 L. Colliard FONTI NARRATIVE (Edite) La fonte più antica è rappresentata dalla Chronique de la Maison de Challant, scritta intorno al 1460 da PIERRE Du Bms (Bosco), facoltoso mercante di Aymavilles, segretario e uomo di fiducia del conte Giacomo di Challant 5 • La pittoresca Chronique del Du Bois costituisce una fonte auto– revole almeno per quanto ha attinenza alle vicende del casato durante la prima metà del sec. XV. Edizione a cura di O. ZANOLLI, AA, IV, Aosta 1970, pp. 1-136. Pare debbasi altresì attribuire al Du Bois la prolissa compilazione in versi Généalogie des seigneurs de Challant, d'intonazione panegi– ristica 6 • Edizione a cura di O. ZANOLLI, AA, IV, cit, pp. 118-131. Negli anni 1638-39, l'abate Vigilia Vescovi 7 , trentino, al servizio dei principi Madruzzo, conti di Challant, tradusse in italiano e con– tinuò la cronaca del Du Bois, con il titolo Historia della Casa di Chal– lant e di Madruzzo 8 • Edizione a cura di L. CoLLIARD, condotta sul ms. di Aosta, in AA, 5 Ms. originale della seconda metà del sec. XV presso l'Archivio di Stato di Torino (Sez. 1, Carte Alfieri, mazzo 72, n. 315). Una copia del secolo XVII era conservata 9ino a due decenni addietro nel castello di Chatillon dei conti Passerin d 'Entrèves; portava il titolo Mémoire généalogique pour la Maison de Challant. Sul Du Bois, cf. L. CoLLIARD, La culture valdotaine au cours des siècles, Aoste 1976, pp. 27-31. 6 Ms. della seconda metà del sec. XV presso la Biblioteca del Seminario di Aosta (Fondo Mss. Recueil ms d'anciens documents provenant de la Maison d'Avise), edita da J .-A. Due in BASA, XIX, Aoste 1905, pp. 105-116. L'edizione Zanolli (1970) si distingue per la sua correttezza. 7 Sul Vescovi cf. A.-P. FRUTAZ, op. cit., p. 62, n. 4; L. CoLLIARD, La culture, cit., pp. 118-119. 8 L'esemplare più antico dell'Historia, forse coevo all'autore, si conserva presso la Biblioteca Civica di Torino (Ms. 87, sec. XVII) . Esistono pure copie manoscritte presso l'Archivio Storico di Aosta (Fonds Mss. V ald., cod. 2, secolo XVIII, già propl'ietà Passerin d'Entrèves), la Biblioteca Reale di Torino (Mss. St. Patria 755 e 895, sec. XIX) e la Biblioteca del castello di Sommariva Bosco (Ms. sec. XVIII).

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