BASA
Bibliografia sui Cballant 319 elisabettiano, trasse poi l'argomento per una tragedia, The Insatiate Countess, che lasciò incompiuta, nell'abbandonare il teatro, verso il 1608; la terminò poco dopo il Barksteed (1 a edizione, 1613). La « Comtesse de Cellant » figura anche nei Tragicall discourses di Geoffrey Fenton (1567), ed in The Rocke of Regard di George Whetstone (1576: The castle of Delight, lamento in versi della con– tessa e un'invettiva contro di lei del conte di Caiazzo). Per più di due secoli, nessun scrittore o poeta si ricordò della contessa di Challant. Verso la metà dell'Ottocento, con una fioritura improvvisa, sbocciarono i drammi e un romanzo; l'edizione della cronaca del Grumello (1856) aveva rinnovato la memoria di Bianca Maria. Nelle Vite e ritratti delle donne celebri d'ogni paese, vol. V, Milano 1839, p : 137 e segg., Lorenzo Sonzogno cominciò per primo a deli– neare il profilo di Bianca Maria Scapardone, contessa di Celan. Nello stesso anno, apparvero insieme La Contessa di Cellan, dram– ma di Luigi Vallardi, Milano 1858 (seconda edizione, Milano 1891), e Madama di Celan, storia milanese del secolo XVI, narrata da Pier Ambrogio Curti, Milano 1858 (seconda edizione, Milano 1875; terza edizione, ibidem, 1884 ). - Fecero seguito la Maria Celano, tragedia di Michele Sorre, Milano 1863, e La Contessa di Cellan, dramma in cinque atti ed in versi di Camilla Caracciolo, Napoli 1861. Di tutte queste opere, quella che fece più rumore fu il dramma del Vallardi: prima che fosse pubblicato, Massimo Fabi diede alla stampa un suo saggio d'interpretazione: La Contessa di Cellant e il marchese Ermes Visconti, novella storica del secolo XVI, Milano 1858; cui fece seguito quello di B. Zendrini, Due parole intorno al dramma di Luigi Vallardi « La Contessa di Cellant », Milano 1858. n- medesimo tema venne riproposto da L. Gualtieri e A. Scalvini nel dramma in cinque atti La Contessa di Cellant, Milano 1882 e sfociò finalmente nel dramma La Signora di Challant di Giuseppe Giacosa, rappresentato per la prima volta al Teatro Catignano di Torino il 14 ottobre 1891 ed edito a Milano dal Trèves. Dalle « si-
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