BASA

Bibliografia sui Challant 321 STUDI VARI I CHALLANT E L'ARTE I Challant sono stati i principali mecenati dell'arte in Valle d'Aosta. Si veda in merito quanto è stato detto relativamente ai castelli. Per ogni altro ragguaglio rinviamo ai lavori di E. CASTEL– NUOVO, Appunti per una bibliografia della storia dell'arte in Val d'Aosta, in La Valle d'Aosta, cit., vol. I, pp. 381-390 e di G. C. ScIOLLA, Rassegna di studi storico-artistici sulla Val d'Aosta: 1956- 1974 in AA, VII, Aoste 1974-75, pp. 97-115. L'affresco di Bernardino Luini raffigurante la decollazione di S. Caterina, nella cappella Besozzi della chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, rappresenterebbe, secondo alcuni, la decapitazione di Bianca Maria di Challant; il che è tutt'altro che certo. Ad un « bellissimo ritratto » di Bianca Maria in abito di sposa accenna il Curti, op. cit., p. 91, definendolo, « opera pregevolissima di insigne pittore, se pur non sia del pennello di Gabriele " Spanzotto da Casale", già posseduta dai conti d'Arco di Mantova e da essi alienata sulla fine del sec. XVIII. Un quadro attribuito al Luini, che ritrae, rilevata su d'un fondo d'alberi e di paese, una giovine donna ignuda, passò dall'Inghilterra in Italia, e di qui in America, nei primi mesi del 1927, come l'immagine della Challant: in quell'occasione, i giornali parlarono e dell'alto prezzo del quadro e della "celebre cor– tigiana" del Cinquecento! ». (Cf. F. NERI, op. cit., p. 240). Alla Partita a scacchi del Giacosa, fa riscontro nel campo pittorico il celebre quadro I Signori di Challant, del conte Federico Pastoris. RITRATTISTICA Nessuno studio al riguardo è stato sinora pubblicato. Si tratta di una lacuna che meriterebbe davvero di essere colmata. Neppure le miniature dei codici di Giorgio di Challant sono state studiate sotto questo profilo.

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