BASA
322 L. Colliard Sulle collezioni di ritratti di Chatillon e di Aymavilles, cf. L. CoL– LIARD, Profili di alcuni personaggi di Casa Challant del sec. XVII, cit., p. 22, nota 6. 15 ARALDICA La più esauriente collezione di stemmi relativi alla famiglia (a parte lo stupendo, pittorico stemmario nel cortile del castello d'Isso– gne), è quella che si trova in appendice a J.-B. DE TILLIER, Nobiliaire du Duché d'Aoste, cit., nn. 42-139 . Sul celebre motto «Tout est monde et le monde n'est rien », cf. A.-P. FRUTAZ, La devise des Challant, in Augusta Praetoria, 3 (1950), pp. 149-153. Nuova edizione in BASA, XXXVIII, Aoste 1961, pp. 283-293. Cf. pure L. CoLLIARD, Le blason sculpté des Challant à Saint-Marce!, in Le Flambeau, 3 (1979) , pp. 61-64. CODICI - BIBLIOTECA Sugli splendidi codici miniati di Giorgio di Challant, si veda F. CARTA, Di un Messale valdostano del sec. XV . Nota bibliografico– artistica con facsimile, Roma 1885; H. PASSERIN n'ENTRÈVES, Cenni intorno al Messale di Giorgio di Challant, conservato nel Castello di Chatillon, in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, 12 (1928), pp. 86-89; Id., Due frammenti manoscritti del– l'Archivio Challant d'Entrèves in Chatillon, in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, 12 (1928), pp. 86-89; Id, Due frammenti manoscritti dell'Archivio Challant d'Entrèves in Cha– tillon, in Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti, 13 (1929), pp. 54-57; J. BosoN, Miniatures de Missels et minia– turistes de l'Eglise Collégiale de St-Ours, in BASA, XXVII, Aoste 15 Nel 1974, l'A.S.R. ha salvato in extremis quanto rimaneva dei ritratti dei Challant del castello di AymaviJles, dimenticati in un « débarassas » della Biblio– teca Regionale!
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