Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985
172 Lin Co/liard cerchie del corpo insegnante e di notabili di villaggio, i quali, trovandosi in loco, avrebbero avu to agio di cornpiere un prezioso lavoro di spoglio; purtroppo la proposta naufragà nell'indifferenza quasi generale. E' poi superflue sottolineare che quanta sinora si è effettuato in Valle nel campo delle tradizioni popolari è stato realizzato all'insegna dell'improvvisazione individuale, senza un piano coordinato ed or– ganico e con scarsi criteri metodologici. Cià che è stato detto perle tradizioni popolari profane si applica pure al campo delle tradizioni religiose. Anche qui ci troviamo alla presenza del medesimo fenomeno: un humus fertilissimo di riti, di usi, di tradizioni locali più o meno antiche che sino ai giorni nostri non solo non avevano fermato l'attenzione degli studiosi, ma addi– rittura non erano state mai classificate. Con la progressiva estensione della riforma liturgica tuttora in atto, ci si avvide che questo patrimonio di riti liturgici e di usi paraliturgici, ancora in gran parte sussistente, sarebbe stato ben presto travolta ed annientato, come di fattO·sta avvenendo. Il caso si prospettava di una gravità estrema, specialmente in Valle d'Aosta, dove sino a pochi anni addietro ha continuato a sussistere tutta una serie di riti rifacentisi all'antica liturgia partico– lare valdostana abolita nel 1828 da papa Leone XII e di usi antichis– simi che altrove erano scomparsi nel gran processo di uniformità liturgica all'epoca della Controriforma. La montagna, si sa, è con– servatrice per natura. A questo punto l'Archivio Storico Regionale ritenne suo dovere intervenire per salvare il salvabile, non in senso confessionale o polemico, beninteso, ma con intendimenti puramente archivistici. Confortato dall'appoggio autorevole dell'allora Assessore alla P.I . dott. C. Dujany, che ne coise subito l'importanza, nel mese di ottobre 1968 veniva istituito in seno all'Archivio Storico Regionale un Centro di ricerche sugli usi liturgici epopolciri ed il canto religioso della Valle d'Aosta. Il Centra, che è ormai al suo quarto anno di vitae che si avvale di un gruppo ristretto ma scelto di collaboratori, opera nelle tre dire-
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