Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

Etudes d'Histoire Valdôtaine 173 zioni seguenti: a) antica liturgia valdostana; b) usi paraliturgici e tradizioni popolari; c) canto religioso locale. Come necessario complemento del Centro, si è dato inizio nel 1969 ad una collana di studi e testi, intitolata Recherches sur l'ancienne liturgie d'Aoste et les usages religieux et populaires valdôtains, il cui terzo volume è apparso nel giugno 1971 6 • Passiamo ora brevemente in rassegna le tre componenti dell'at– tività del Centra. ANTICA LITURGIA VALDOSTANA Come è risaputo, il rito di Aosta affonda le sue radici nel terreno fecondo del movimento liturgico romano-franco, patrocinato da Carlo Magno. In seguito, nei sec. XI-XII, la liturgia valdostana, attraverso la finitima diocesi di Sion, nel Vallese, subi evidenti influssi germanico-sangallesi. A partire dai sec. XIII l'influenza lio– nese-viennese prevale nettamente. Scarso risulta invece l'apporta italiano. Come si vede, anche attraverso lo studio delle -peculiarità litur– giche viene ulteriormente confermato quell'interscambio culturale che rappresenta il fenomeno salien te della storia valdostana nel Medioevo, la Valle costituendo allora un vero carrefour d'Europe, suscettibile di recepire le più disparate influenze culturali e cultuali, per poi fonderie in un tutto omogeneo, plasmato dal genio e dalle esigenze proprie del gruppo autoctono. Cos!., nel seno di quelle che possiamo chiamare le liturgie alpine venne formandosi una vera e propria liturgia locale valdostana, il cui processo di assestamento raggiunse il suo culmine nei sec. XV-XVI, come lo testimoniano i messali dei vescovi Moriset e De Prez e gli splendidi codici miniati di Giorgio di Challant. Dopo il Concilio di Trento, benché la Santa Sede avesse ricono– sciuto il bien fondé della Chiesa di Aosta per la conservazione del proprio rito, il processo di progressiva romanizzazione della liturgia 6 [Le Recherches, pervenute al !oro sesto volume, hanno cessaro di apparire, per cause indipendenci dalla nosrra volon tà. ne! 1976.]