Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

Etudes d'Histoire Valdôtaine 177 si è tramandaro oralmente di generazione in generazione, smo at giorni nostri. All'epoca della riforma di S. Pio X, questa forma locale di canto religioso subi un primo attacco, da parte dei fautori del gregoriano puro. La recente, pratica soppressione del canto in lingua latina ha poi inferto il colpo di grazia a questa espressione genuinamente po po lare. Consapevole che, con il trascorrere della presente generazione, la tradizione ora1e di detto canto sarebbe stara annientata per sempre, l'Archivio Storico Regionale è corso ai ri pari, elaborando un piano di lavoro che si arricola nel modo seguente: a) Si registrano direttamente dalle superstiti cantorie locali o da singoli cantori: messe, salmi, uffici per i defunti, inni, mottetti, litanie, canti mariani, ecc., anche se non sempre eseguiti in forme casrigate od arristiche. b) Subito dopo, i nastri magnetici sono sottoposti ad accurato vaglio sia per preparare le debite didascalie, sia per procedere all'ar– monizzazione e trascrizione musicale di ogni singolo canto. Questo lavoro di raccolta e di trascrizione è in fase di avanzata realizzazione. Quanto sinora esposto concerne illavoro intrapreso dall'Archi– vio Storico nel breve spazio di questi quatrro ultimi anni, nel campo delle tradizioni religiose popolari valdostane; lavoro tanto più im– pegnativo, se si tien conto che esso è svolto -come è stato detto– da un gruppo ristrettissimo di ricercatori, sovente distratti da altre cure. Il metodo seguiro è ovviamente quello archivistico; il compito ddl'Archivio si esaurisce nella ricerca, nella caralogazione, nella presentazione accurata di quel materiale che servirà domani agli studiosi perle loro ricerche specializzate, senza la pretesa di elaborare direttamente i dari che si vengono via via accumulando. * * * Concludendo, riteniamo opportuno accennare ad un'altra ini– ziariva presa poco tempo fa dall'Archivio e che ha per oggetto il

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