Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

Etudes d'Histoire Vatdôtaine 219 Nella Vita di San Veremondo Arborio (lvrea 1858), apparsa ano– nima, ma che alcuni attribuiscono a Mons. Moreno, le Notizie vengono citate con menzione esatta dell'Autore, del titolo e della data; 6 , il che attesta, da parte dell'anonimo autore, una consultazione diretta del manoscritto. Purtroppo non fu questa la prassi usuale. Talvolta, come si è detto, si confusero il medico con il canonico, attribuendo a que– st'ultimo le Notizie; si travisè il nome in Roberti, e peggio ancora l'opera del nostro venne posta nel dimenticatoio, anche da parte di studiosi eminenti. Ci sia lecito offrire qualche esempio. Non appare sorprendente che il maggior storico della cul tura eporediese del sei-settecento, il Patrucco, non menzioni affatto il Robesti, né come medico, né come storico, e sl che l'Autore dedica, meritatamente, un'intera pagina al Benvenuti?n. Lo stesso dicasi peril Bertolotti, che non accenna minimamente al Robesti, né nelle Passeggiate, né nei Fasti, né nelle Gite ;s. La stessa osservazione vale peril Clerico; 9 • Dai canto suo il Manno cita le Notizie, ma con il nome errato di P. G. Roberti 40 ; il Savio, pur conoscendo l'opera del nostro, afferma di non averla potuta consultare 4 ' . Più attenti ed esatti si sono dimostrati gli storici eporediesi moderni: dai Boggio 4 \ al Carandini, che fu il primo esploratore sistematico del Robesti 4 \ al Benedetto 44 • * * * 36 Op. cit., p. 109, noce 2 e 3. H C. PATRUCCO, op. cit., pp. 320·321. 38 A. BERTOLOTII, Fasti canavesani, lvrea 1870; ID., Cite nel Canavese , lvrea 1872. 39 G. CLERICO, Cenni storici eporediesi, 1vrea 1913. 40 A. MANNO, op. cit., VIII, p. 304, n. 32278. Lo scesso dicasi di G. BoRGHEZIO, I necrologi del Capitolo d'Ivrea, in BSSS, LXXXI, 1, Torino 1925, p. XIII. A. P. FRUTAZ, Le (onti perla storia della Valle d'Aosta, Roma 1966, p. 918, lo chiama Giuseppe Norberto Nicola Roberti. 41 F. St.vio, op. cit. , p. 175 . 42 G. BoGGIO, La parrocchia della Cattedrale d'Ivrea , cie., pp. 65-66. 43 F. CARANDINI, op. cit., s.v. Robesti, p. 630. 44 C. BENEDETIO, op. cit. A dir vero, il Benedecco non fa menzione del Robesci cra le sue fonci, malo cica ne! cesco rispeccivamence a p. 16 (refuso cipografico Roberti) e a pp. 19 e 80 (dizione esacca).

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