Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

Etudes d'Histoire Valdôtaine 21 Al che il Castellari 9 obbietto che non si conosceva affatro questa ordinanza del Bobba, ma che, datane l'esistenza, cio non significava ancora che i canoni disciplinari tridentini fossero stati accolti nella Valle d'Aosta. Recenti studi di Mons. Grosso 10 , relativi alla controriforma nella Valle d'Aosta, pare abbiano dato definitivamente ragione alla tesi De Tillier-Castellari. L'ordinanza vescovile del 1564 non puo, è vero, porsi in dubbio, ma è altresl accertato che mentre il vescovo ebbe la soddisfazione di vedere accertate le definizioni dogmatiche senza contestazioni di sorta, non altrettan to si poté dire per le regole disciplinari, la cui applicazione incontro resistenza. Ne fanno fede le relazioni stesse dei Nunzi Apostolici a Torino. Cio nonostante, l'opera di riforma cattolica intrapresa, si estese nella diocesi, ed arreco tosto i suoi frutti. Essa puo considerarsi completata nel XVII secolo con gli epi– scopati di Mons. Vercellin e di Mons. Bailly. Sul fini re dell'episcopato del Bailly ( 1691), le tendenze gallicane che avevano caratterizzaro sin dal secolo XV, la vita ecclesiastica valdostana, prendono un netto sopravvenro accompagnare da pro– dromi rigoristi e fors'anche giansenistici, duramente contrastati dal vescovo Bailly. Tale cararterizzazione perdura durance rutto il secolo XVIII e sino ai primi decenni del XIX. Verso la merà del secolo scorso, ottiene la prevalenza in diocesi una più giovane generazione di ecclesiastici, meno permeata di spirito rigorista e gallicano, una generazione che ha attinto nella pratica, come nella reoria, alla concezione morale liguorina e a quella disciplinare di ripo gesuitico. Essa ha il suo maggiore esponen te nel vescovo di Aosta Giacomo Giuseppe Jans di Lillianes ( 1867-1872) che partecipa come tale al Concilio Vaticano I (ecumenico XX). Mons. Jans pard per il Con- 9 G . Üt.STELLARI, Degli usi gal/icani in alcune chiese d'Italia, Torino 1898. 10 M. GROSSO, La controri(orma ne/la Valle d'Aosta nell'età di Emanuele Filiberto e nei primi anni di govemo di Carlo Emanuele 1, in «Acci del XXXI Congresso scorico subalpino», 1, Torino 1959. .

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