Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985
54 Lill Co/liard lo studentello che, armato solo di buona volontà e di serietà d'in– tenti, s'accinge nell'aspro cammino dell'erudizione storica. Carlo d'Entrèves, non poté non sentire profondo l'incanto della nobile dimora e dei suoi lontani abitatori. Vi s'immedesimà, meglio s'incarnà in quei prodi cavalieri, in quei prudenti diplomatici e rievocà dai di dentro, da poeta, quelle mirabili figure dell'antico Ducato, che rispondono ai nomi di Ebalo, di Ibleto, di Francesco, di Giacomo, di Renato di Challant! Lo fece con singolare maestria, cogliendo con notevole intuito psicologico, il lato umano d'ogni singolo personaggio e la trama sottile d'una situazione politica. Non pretese, invero, - e lo scrisse - di fare quel genere di storia che suol chiamarsi propriamente «scientifica». La sua- fu detto- è stata piuttosto narrazione di avventure vivaci che morta erudizione. Come tale, il riferimen to al Giacosa di Castelli V afdostani o alla Terreur sur les Alpes del Fenoil, toma spontaneo e naturale; col che non si vuole già affermare che le narrazioni del d'Entrèves non riposino su di un fondamento storico; al contrario, l'aurore, primo fra gli storici locali, utilizzà all'uopo due fon ti per nulla trascurabili, quali sono la pittoresca Chronique de Challant di Pierre du Bois (sec. XV) e l.'amplificazione fattane nel sec. XVII da Vigilio Vescovi. Il d'Entrèves fu anzi , tra i rari srudiosi valdostani ad avere un'idea sufficientemente chiara della funzione della metodologia storica e volentieri si dà atto dell'amore ch'egli ebbe delle precise citazioni bibliografiche e dei dati curiosi raggruppati in note succose, ricche pure di riferimenti personali interessantissimi. La sua attività erudita, s'accentua negli anni successivi alla se– conda guerra mondiale; sin dai 1948 lo vediamo figurare tra i collaboratori della nota rivista Augusta Praetoria rinnovata, in quello stesso anno, dai Brocherel.Ed è l'Augusta Praetoria che ospita i primi apprezzati contriburi del d'Entrèves alla storia degli Challant: Le siège du château de Châtillon du temps de Catherine de Challant (1948); Un. episodio valdostano della calata di Carlo V III ( 1948) ; If soggiorno di Bianca Maria di Challant al castello d'Issogne (1949); Le doux rêve d'amour de jo/ande de Chaflant (1949) ; L'évasion des ôtages vafdôtains du Château de Chambéry ( 1950); La fuga di Calvino attraverso if coffe
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