Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985
56 Lin Co/liard Teppex, il Christillin, il Tibaldi, sino ai moderni, l'Henry, il Cha– naux, il Ferré... Il suo racconto non si discosta dai consueto modello narrativo locale fonda ta generalmen te sul data storico, e si stacca pertanto dai genere della novella psicologica propria del Giacosa. Trattasi per lo più, di leggende e «contes» ch'egli rivive ed alle volte rielabora cogliendole sia dalla viva voce dei mon tanari, sia da an tichi manoscritti smarriti nel fonda degli archivi parrocchiali o nei vecchi bauli di qualche famiglia borghese. In una forma discorsiva, piana e familiare, usando di preferenza la lingua francese, il d'Entrèves deli– zio per parecchi lustri i lettori del Messager Valdôtain, quello stesso almanacco illustrato che aveva ospitato le più belle pagine della prosa valdostana del '900, dall'Histoire extraordinaire de Pierre Ravet del Jacquême al Cagliostro ed al Zéphir Corail/on dell'Henry, ai racconti del vescovo e novellista Mons. Calabrese, a quelli recenti del Bréan e del Vallainc. Crediamo di far cosa grata allettore, ricordando qui gli scritti pubblicati dai d'Entrèves sul Messager. Essi formano una cospicua raccolta di novelle che vogliamo sperare passa tosto essere edita in un unico volume, contributo non indifferente ad una sempre maggior conoscenza e divulgazione del ricco patrimonio folcloristico e della letteratura popolare regionale: Trois légendes sur St. Bernard (1947); Les deux grands exploits de Poguel de Grinda (1948) ; Une promenade en V al de Cogne ( 1950) ; La treinaye de Re– vendzet (1950); La légende du juif errant (1951); Les marronniers (1951); La madonna di Agreen (1952); Lo troydzet de Chantery (1953); Le plan du grenier du vallon de Cussinaz (1954); Felicie et Célestin (1955); L'âne, le boeuf et Duchet de Quart (1955); La légende de Pater Claré et la découverte de la Valgrisanche ( 1956); Fornet, La Plontaz, la Vieille (1957); Fantômes et revenants en Val de Rhêmes (1958); Come nascono le leggende (1959); La pierre de Bart (1959); Histoire de trois ermites (1960); Lo strano turista dellago di Loyes (1961); Il santo dei vagants (1961); Le champ des oiseaux (1962); La storia di Gris (1963); Cogne, traditions et légendes (1963). Contemporaneamente collaborava a parecchie altre riviste, val– dostane e piemontesi fra cui spicca per il notevole contributo forni– tole, Aoste et ses Vallées in cui pubblico tra l'altro, negli anni 1957-58, alcuni Cenni sulla vita del beato Jean Antoine Pellissier; Da Bard a Cogne
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