Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

76 Lin Co/liard tavano i diritti «come di propria ed inalienabile competenza», salvo l'obbligo di vassallaggio verso l'imperatore. ln questo primo periodo (1004-1218) l'autorità dei vescovi di Trento e di Bressanone, non fa che rafforzarsi. Principi territoriali, i vescovi concedono come sotto-feudi a signori locali, le contee a loro volta ottenute in feudo da'll'imperatore (si tratta dei «comitatus» franchi, che avevano sostituito i vecchi «pagus-gau» ). Cos! avvenne, ad esempio, per l'importante contea della Venosta, concessa in feudo dai vescovo di Trento ai conti del Tirolo. Lo studio della sovranità territoriale dei due ducati, viene con– dotto dall'A. parallelamente a quello delloro ordinamento ecclesia– stico-feudale ed allo svolgersi di particolari istituzioni quali l'avvo– cazia (Vëgte) ela «tuitio» delle chiese cattedrali. Alla morte del vescovo di Trento Federico di Vanga, avvenuta nel1218, il potere ducale in Trento, è, seconda il Durig\ cui l'A. si riferisce, «pienamente sviluppato». Questo periodo d'assestamento dell'autorità politica del princi– pe-vescovo, coïncide con un'epoca di relativo splendore della vita sociale ed artistica della città. Ma i dissensi tra vassalli, tra Guelfi e Ghibellini, portavano, in germe, lo sviluppo di lotte future. Già agli inizi del secolo XIII, i rapporti tra i vassalli ed il principe-vescovo si fanno tesi. La patente famiglia dei Mainardi, riesce ad ottenere a viva forza, la avvocazia della Chiesa tridentina e numerosi feudi comitali. Avvocazia e poteri comitali divengono ben presto la base giuridica del dominio dei conti del Tirolo. In seguito alla cessione del 26 gennaio 1363, e alle «compacte» (convenzioni) del 1365, la contea del Tirolo e l'annessa avvocazia passano alla Casa d'Austria. Questi signori (Tirolo e Absburgo), se di diritto erano vassalli del vescovo, di facto, quanta al «dominium advocatiae» tendono a diventare i padroni assoluti. Ne consegul, evidentemente, non solo una diminuzione del } ]. DuRIG, Beitrage zur Geschichte Tirols, Innsbruck 1860, p. 7.

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