Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
100 Bruno Orlandoni Johannes de Bordellis avesse tenuto a sua volta un quaderno di conti in cui il denaro consegnatogli veniva ripartito nei diversi capitali di spesa richiesti dai cantiere, ma di questa documenta non mi risulta si sia fin qui trovata traccia. Un'ulteriore serie di registrazioni è dovuta all'accadere di un evento lut– tuoso. ln un giorno che non conosciamo ma che possiamo collocare dopa il 6luglio e prima del 9 settembre (o forse del24 agosta) 1381, il magister ope– rum Johannes de Bordellis moriva. Le registrazioni di spesa venivano quindi completate dalla Tesoreria sabauda, in particolare dalla stesso Bonifacio de la Mothe, già citata nel1378, che a questo punta riappare sul cantiere gratificata del titalo di segretario del conte e con la qualifica di commissario alle fortifi– cazionF22, Anche quest'ultima serie di pagamenti non contiene motivazioni precise, ma almeno tramanda alcuni nomi e alcune procedure. Risulta infatti che agni pagamento viene fatto in relazione ad un "instrumentum de confessione et recepta", cioè al rilascio di una ricevuta di quietanza, compilata da un notaio. Dai conti emerge innanzitutta il nome di Johannes Porret, magister la– thomus. Il Porret, che come si è vista aveva già operato al castello prima dell'aprile 1378, è l'unico artigiano ad essere segnalato con la qualifica di magister e sem– brerebbe il maggior responsabile di questa fase di lavori. Doveva essere personaggio di un cerro peso e architetto in cui il conte Verde doveva riporre piena fiducia. Alcuni mesi più avanti, infatti, insieme al solito Bonifacio de la Mothe e ad Antonio Curteti sarebbe stara inviato a Pierre Châtel "pro advidendum quibusdam operibus in dicta loco petre castri fa– ciendis". Il pagamento di questa trasferta specifica anche la destinazione dei la– vori che si stavano progettando: "ad opus cuiusdam domus ordinis carthusiensium quam ibidem fundare proposuit dominus" 223 . La famigliarità di Porret con gli ambienti di corte è anche testimoniata il 9 luglio 1379, sui computa della stessa tesoreria, dalla registrazione di una spesa di 7 soldi e 1 grosso "pour drapt que monseig.r ha donne pour une robe a maistre Johan porret maczon a la relacion anthonio curtet" 224 . Altri tagliapietre citati, ma senza l'epiteto di magister, sono Johannes Cornu (ode cornucz) e Johannes Vauflardi. Quest'ultimo è definita "perrerio molacie". Tradurrei la locuzione con "tagliapietre specializzato nella lavora– zione della molassa", confortata in ci à dall'osservazione di come questo 222 "Commissarius super fortaliciis". 223 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 437. 224 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 223.
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