Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 103 forniscono ricche informazioni sull'organizzazione del cantiere, sui modi di contrattazione dei lavori, sull'ordine delle diverse sequenze operative, fin sui diversi incidenti e imprevisti che si erano verificati ne! corso della campagna di restauri. I conti si aprono il 1 marzo del 1376 con la registrazione di imponenti spese per interventi di scavo e sterro. Cinquecentosettantaquattro manuoperarii lavorano "in extraendo fundamenta seu pisonas dicti glaciamenti" 230 attorno al donjon del castello, dalla parte della città e vicino all'ingresso principale. Non sappiamo se il numero di operai impiegati nellavoro vada preso alla let– tera o se piuttosto- e più probabilmente- non valga come indicazione di un totale di giornate lavorative. La natura dellavoro è perà chiarissima: viene ul– teriormente precisata "portando inferius terram et lapides, Juvando charroto– nos ad onerandum quadrigas de membris doytiis, arena et calce .. . portando, trabes, fustem et maeriam, pro Ingenio Jbidem ... facto" . I lavori occupano una fase temporale prolungata e sono datati con esattezza tra il I marzo del 1376 e il 6 dicembre del 1377 231 • Si paga lo sterratore Johannes Darnay per aver assolto l'incarico "di sca– vare sei tese del suddetto glaciamentum" in prossimità delle mura della città 232 • Già in queste prime registrazioni viene citato quello che è l'obbiettivo fondamentale di tutta l'operazione: la costruzione di un grande glaciamentum. A prima vista il termine sembra porre alcuni problemi di interpretazione. In realtà il testo successivo permette di capire che il glaciamentum in questione non è null'altro che il muro di cinta del castello. Glacis, in francese, puà in– dicare lo spalto, ma significa anche pendio e i dati contenuti nei conti, preci– sando che il muro previsto, alla base aveva uno spessore maggiore che al vertice, permettono di stabilire che doveva avere la faccia esterna inclinata a scarpa. Lestensione del muro doveva essere considerevole. Infatti mentre i ma– novali sono allavoro si accumulano enormi quantità di pietra. Vengono pa– gari diversi tagliapietre: "Henrico perrerio, Anthonio Benedicti lathomo, Johanneto lathomi de recluso, et pluribus aliis personis" 233 sia per la prepara– zione dei materiali che per illoro trasporto sul cantiere: operazioni che ini– zieranno il 26 gennaio 1376 e si protrarranno fino al 20 novembre 1377. I carri trasportati sono più di 1700 e si precisa che alcuni sono carichi "grosso- 230 ]ACCOD ] . in BASA XXV 1939, p. 453. 231 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 454. 232 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 454: "de exrrahendo sex reysias dicri glacia– menti". 233 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 454.

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