Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
104 Bruno Orlandoni rum membrorum", altri invece sono carichi di "doytie". Sessantun carri ven– gono pagati allathomus Stephanino de Vaudo mentre si precisa che si sareb– bero anche impiegate pietre già presenti sul cantiere perché provenienti "de glaciamento veteri". Più avanti ne! conto si aggiungerà anche che il magister lathomus Magino de lennella aveva ricevuto l'incarico, insieme ad altri trema lathomi, "di demolire quella parte del suddetto muraglione vecchio" che si tro– vava adiacente alla cima muraria della città 234 • Appare anche un Wauslard "perrerio molacie", che non deve essere altri che il Johannes Vauflard già presente sul cantiere del Bourger2 35 • È pagato per sedici carri di molassa "de quibus fuerunt cohoperti et furniti crenelli dicti glaciamenti" 236 • È impossibile stabilire se il termine "crenelli" in questo caso si riferisca alla merlatura del muro o non piuttosto alle feritoie. È sl docu– mentato in altri castelli sabaudi l'usa di !astre di molassa a chiusura delle ar– ciere, e la quantità di materiale trasportata sembrerebbe insufficiente a ricoprire l'intera superficie dei merli, di certo piuttosto estesa. Cio nondimeno, come si vedrà più avanti, il termine "crenelli" negli stessi conti è usato con regola– rità per indicare i merli, mentre le feritoie sono definite "archeriae". Da Anthonio Varandini "ferrerio" si acquistano strumenti di lavoro: presse, magli, cunei, picconi. Di Jaquerio Lane si acquistano le vigne, eviden– temente non lontane dai castello, "nelle quali fu fana la cavà' 237 • Si registrano poi l'acquisto di grandi quantità di calce- misurata a "veys– selli" -, il suo trasporto sul cantiere e ulteriori trasporti di pierre, calce, sabbia e "aliis ad dictum opus, neccessariis", nonché il trasporto di legname "pro in– genio Ibidem facto" 238 • Tutti questi trasporti sono documentati dai 26 feb– braio 1376 al 5 dicembre 1377 ad opera di Johannes Candie, Perroneto Ambrosii, Seipso Andrea, Petro Braserii, degli eredi di Guigoneto Bastie, e del lathomus Anthonio Benedicti. Segue poi un'indicazione di estremo interesse. Si pagano assi e chiodi ne– cessari al mastro carpentiere Anthonius de Billiema e a tre altri carpentieri per costruire una loggia: "in quadam logia fatta (sic) propter pluviam ante glacia– mentum et portam dicti Castri ut quando pluet, lathomi possint cindere ad sostam". Siamo di fronte ad uno dei pochi esempi citati nella regione alpina 234 ]ACCOD ] . in BASA XXV 1939, p.456: "de diruendo illam partem dicti glacia- menti vereris". 235 Infra 2.3. 236 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 454. 237 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 455: "in quibus fuit facta perreria in qua fuerunt extracti et capri lapides predicti" 238 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, pp. 455-456.
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