Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 105 di quelle logge che sappiamo essere state, almeno dai cantieri delle cattedrali duecentesche, illuogo di lavoro dei magistri lathomi, nonché i modelli sim– bolici delle future logge massoniche 239 • Lo scavo delle fondazioni della nuova cima muraria era in corso e poneva anche problemi, soprattutto là dove il nuovo tracciato passava in adiacenza di edifici già esistenti. ln particolare accanto al donjon ("poypia seu doniono") il terreno minacciava di franare tanta da far remere che a causa della frana po– tesse derivare il crollo dell'intero torrione 240 • Si acquistavano quindi travi e assi e si pagavano 32 carpentieri per costruire degli impalcati di sostegno al ter– reno. Nell'occasione appare perla prima volta anche Jacobus de Melduno, che da pagamenti successivi sappiamo essere stato l' ingeniator domini, l'ingegnere di corte, cioè il responsabile della costruzione di tutti gli "ingenia", le mac– chine: soprattutto quelle da guerra e da assedio ma anche quelle da cantiere. Credo che la presenza al castello di un tecnico di alta specializzazione quale do– veva essere Jacques de Moudon, sia da considerarsi una significativa testimo– nianza della gravità della situazione statica dei lavori e delle preoccupazioni che la stessa doveva destare. Non si trovano ulteriori accenni al problema che, evidentemente, dovette essere risolto in maniera positiva. La presenza di Jacques de Moudon viene pero ancora segnalata, con "quinque eius socii", tra ill8 maggio 1376 e ill9 luglio 1377, perché nel frattempo siera resa necessaria la costruzione di un "in– genium" da cantiere. I.:acquisto di materiali (travi, assi, chiodi, cerchioni) fi– nalizzato alla sua realizzazione e alcune precisazioni relative ai cerchi "pro rotà' e alle sue funzioni permettono di stabilire che doveva trattarsi di un grande ar– gano elevatore che veniva realizzato insieme a "un'altra piccola macchina co– struita colà, vicino all'altrà'. Si precisa anche che questa seconda ruota doveva servire a portare calce "e piccole pierre necessarie al suddetto lavoro" 241 • Una lunga serie di spese minori informa su dettagli di organizzazione e re– lativi agli strumenti di lavoro. Si ordina al carpentiere Soffredo de Recluso un carretto per il trasporto delle pietre di grande dimensione. Da Giovanni trom– perio si acquistano "sex cornutarum et sex sellietorum" per trasportare la terra 239 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 456. Un'altra loggia sarà documenrara a Isso– gne come si vedrà più avanri (infra vol. II, 13.2 nore 421, 422). 240 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 457: "... pro rerra dicre poypie rerinenda que ruynam minabarur, ralirer quod dubirabarur quod ne proprer dicre rerre ruynam, rurris dicre poypie desrruererur". 241 "quoddam alium parvum Ingenium ibidem iuxra alius consrrucrum" e "er minuros lapides ad dicrum opus necessarios" in ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, pp. 457-458.
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