Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 107 venti che prendevano il via negli stessi mesi tra la fine del 1377 e l'inizio del 1378. 115 ottobre, il26 novembre e il 1 dicembre 1377 si pagano altri lavori di sterro. Alcuni sono compiuti da tre mastri minatori del mandamento di Lanzo inviati a Chambéry "dai signore dalle parti del Piemonte": si tratta di Giaco– metto e Giovanni Rubeti e Anthonio de franceis detto "lepin de grassa valle", che vengono spesati di tutto, anche "perle spese che dovranno fare per tornare dalle !oro parti" 245 • Altri scavi, probabilmente più semplici, sono affidati ai ferraillions Jo– hannes de Beauna (Beaune in Borgogna?), Jaquemeto de Fonte de Gylarsene– sque, Stephanino Lorreni o "le lorren", evidentemente lorenese, e Ottonino de Bosco. Oovevano scavare fondamenta di sei piedi "in fundo latitudinis" per quattro tese di profondità a partire dai muro appena terminato da Magino de Jennella, accanto ad un altro muro che era in corso di costruzione ad opera del magister lathomus Johannes de lnsula, detto "de Barralibus", fino ad un terzo muro che stava costruendo l'altro magister lathomus Petrus Solaz. Di tutte que– ste tratte di muro troveremo poi dettagliate descrizioni in una successiva parte dei conti. Tutta l'area di insediamento del castello doveva essere sconvolta dalle ope– razioni di sterro, scavo, costruzione. È difficile tenere dietro alle informazioni dei conti senza procedere ad una !oro collocazione sul terreno; tuttavia, per clare un'idea della varietà dei diversi segmenti del cantiere, si possono segna– lare alcuni dettagli. Anthonio Chatimelli, Johannes Willielli, Johannes Vioudat, Guilliermeto Charrerie, Stefano Blanchardi, Amedeo Cheyney e Johannes Chastellet, tutti abitanti di Chambéry, scavano tra il muro costruito da Johannes de Barralibus e la torretta della camera del conte "usque ad tornellam botollierie" 246 • An– thonio Chatimelli, Johannes Willielli e Johannes Vioudat passano poi a sman– tellare un "residuum muri dirupti, de muro tornelle dicti castri site iuxta magnam aulam et coquinam" 247 • Mentre si scavava vicino alla cucina il terreno franava e Anthonio e Jo– hannes (verosimilmente sempre il Chatimelli e uno dei due Giovanni, o Wil– lielli o Vioudat) ricevevano l'incarico di rimuovere le macerie della frana. Agli stessi si clava poi l'incarico "sine instrumento", cioè senza contratto scritto- e 245 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, pp. 461-462: "per dominum de parribus pede– moncium" e "pro eorum expensis ad parres ipsorum rerrocedendo faciendis" 246 ]ACCOD ] . in BASA XXV 1939, p. 464. 247 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 465.

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