Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

108 Bruno Orlandoni la cosa è piuttosto rara su questo cantiere - di scavare le fondamenta di una nuova torre che avrebbe dovuto essere costruita dallathomus Anthonio Bene– dictF48. 1 lavori in questa fase erano avversati da! maltempo. La fondazione appena scavata veniva allagata e danneggiata dall'acqua piovana costringendo i due sterratori a rifare più volte illavoro: "quas extraxerant pluribus et diversis tem– poribus" e "quas terram et aquam postmodum removebant, et dictas piesonas iterato de novo crosabant" 249 . Ne! corso di queste operazioni si verificava anche un piccolo incidente sullavoro e allo sterratore Antonio - forse sempre il Cha– timelli - si pagava un fiorino "per le medicine che gli servivano, a causa della costola che siera rotto facendo i lavori suddetti" 250. lntanto lo sterratore Johannes Darnay da un'altra parte scavava fonda– zioni di sei piedi per 4 tese di profondità, per una lunghezza di 10 tese, a par– tire da un muro che era in costruzione ad opera del magister lathomus Johannetus "tendendo ulterius, Per Juxta muros magne camere etaule dicti ca– stri"251. Darnay scavava altre 12 tese di fondamenta per il muro del rivellino men– tre le ingenti quantità di terra rimosse venivano in parte reimpiegate per ter– razzamenti e terrapieni, in parte trasportate altrove, come precisa un pagamento ai trasportatori Perroneto Betto alias Girardi e Georgio Podecher alias Mulini, "per rimuovere e portare lontano, dove vogliono, la terra scavata o da scavarsi" 252 . 1 computa in questa parte del registra cominciano ad accavallarsi per quanto riguarda le datazioni. 1 pagamenti per gli scavi si accumulano dall378 all382 e sono seguiti da altri pagamenti per operazioni già compiute in pre– cedenza. Ne! 1380, per esempio, le fondazioni della torre che avrebbe dovuto essere eretta da Anthonius Benedicti si erano allagate, questa volta o per ca– pillarità o peril taglio di una qualche falda; era quindi necessario prosciugarle. Nello stesso periodo si lavorava anche al rivellino, dove si trasportava terra, mentre era necessario impalcare le fondamenta della solita torre, particolar– mente disgraziate. Quattro pagine dei conti sono fitte di pagamenti a giornata sempre per 248 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 465. 249 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 466. 250 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 466: "pro medicinis sibi necessariis, racione unius coste quam sibi fregir in operibus predicris". 251 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 467. 252 ]ACCOD J. in BASA XXV 1939, p. 468: "de removendo er porrando longe, quo volent, terram extractam seu extrahendam".

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