Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 113 Petrus Solacii che riceve l'incarico di costruire un'altra tratta di muro per 10 tese di lunghezza e 5 di altezza. Il muro dovrà decrescere in spessore da 5 piedi alla base a 3 piedi al vertice, sarà interamente costruito in pietra da taglio e si estenderà "vicino, presso la torretta del suddetto castello più vicina al donjon del suddetto castello, la cui torretta è sulla camera chiamata <del signor conte di Ginevra> tendendo, vicino, lungo il muro del suddetto castello, verso l'al– rra torretta più vicina, che è sulla camera del signore" 263 • Come già Johanne– tus anche Pietro Solaz scaverà le fondamenta a proprie spese e riceverà la calce sul posto. Il contratto è stilato l' 11 novembre 1376 e i pagamenti finali ven– gono saldati 1'8 agosto 1377. I.:8 novembre 1378 lo stesso Solaz riceve un nuovo incarico. Si tratta di costruire un altro lotto del muro di cima per 15 tese di lunghezza e 5 tese e mezza di altezza. Questa tratta di muro deve partire da quella appena costruita dallo stesso lathomus per collegarsi ad un altro lotto costruito da Johannes de Insula de Barralibus, mentre un altro ramo del muro deve tendere dai muro appena costruito "versus posterlam dicti castri" 264 • Nel contratto si precisa anche che si erano scavate 82 tese di fondamenta. 1123 gennaio 1379 e il 19 novembre dello stesso anno Pietro sottoscrive ancora due contratti. Col primo assume l'incarico di costruire il "muro del ri– vellino del suddetto castello di Chambéry, dietro e oltre la posterla del suddetto castello" 265 a partire dai muro già costruito da lui stesso fino alle mura di cima della città. Si precisa che il muro dovrà essere spesso 4 piedi in fondazione e trein elevazione, in particolare, si aggiunge, "in loco in quo fient Sedes sub– tus panterias et crenellos, quorum crenellorum cuchoni fient de rochia". Si aggiunge anche che Pietro dovrà costruire "panterias et merlos dicti revelini" ad imitazione di quelli che erano stati appena costruiti dall'altro lathomus Ma– gino de Jennella e che nel computa della tesatura costruita "vacuum pante– riarum et crenellorum eisdem pro pleno computari debet". Il secondo contratto è stipulato da Pietro insieme all'altro lathomus Ro– letus Froment ed è relativo all'incarico "faciendi et complendi totum opus quod restat ad complendum in glaciamento incepto". Si trattava di terminare 263 ]ACCOD ] . in BASA XXV 1939, p. 489: "contigue Juxta tornellam dicti castri propinquiorem poypie dicri castri, que rornella responder in camera vocara dominj comi– ris gebennarum, rendendo, contigue, iuxta muros dicri casrri versus aliam propinquiorem rornellam, que respondet Camere domini". 264 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 490. 265 ]ACCOD ]. in BASA XXV 1939, p. 491: "murum revelini dicri casrri chamber., retro et ultra posrerlam dicri casrri".

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