Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 11 Mille signore della Valle d'Aosta, sera limitato fi no a quel momento a esercitare un controllo diretto sui valichi del Grande e del Piccolo San Bernardo, tramite i suoi mistrali di St. Rémy e di Va/digne, e forse, tramite il possesso del castello di Châ– telargent, su un tratto della strada che segue ilfondovalle, a monte di Aosta; quasi tutto il territorio della regione, pero era controllato dai signori locali, padroni dei castelli. Ne! Due e Trecento, la nuova capacità del conte di imporre la propria au– torità ai nobili recalcitranti si traduce nell'esproprio di aleuni castellifra i più im– portanti, Bard, Champorcher, Montjovet - poi scambiato, vantaggiosamente, coi diritti vicecomitali posseduti ereditariamente dagli Challant -, Cly, e nell'inse– diamento di castel/ani comitali alpasto dei vecchi signori. E si traduce nella nuova consuetudine, che acquista in fretta forza di legge, per cui ogni volta che il conte scende in Valle d'Aosta a rendere giustizia, i suoi vassalli debbono consegnargli ca– stelli e caseforti - che non vuol dire solo riconoscere giuridicamente che li tengono in feudo da lui, ma fisicamente aprirli e permettergli di insediarvi i propri uo– mini4. Cosz, nell'età studiata da Orlandoni i castelli sono al tempo stesso i bastioni d'un potere signorile armai vecchio di secoli, che continua orgogliosamente ad af fermarsi attraverso l'investimento edilizio, in una competizione armai più di pre– stigio che di forza militare, e gli avamposti del nuovo potere dinastico dei Savoia, attentissimo invece a mantenersi sempre all'avanguardia proprio da!punta di vista militare e tecnologico. A partire da fine Duecento, epoi ne! Trecento, come armai accade regolarmente in una società europea sempre più ricca, progredita e com– plessa, tutto questo comporta la produzione di una quantità enorme di documenti, ordini, contratti, inventari, rendiconti: perfortuna degli studiosi come Bruno Or– landoni che hanna la capacità di muoversi in mezzo a questo materiale ricchissimo, e dellettore di questo volume che si troverà sotta gli occhi, con vivace immediatezza, le preoccupazioni dei committenti e la vita quotidiana dei cantieri valdostani. ALESSANDRO BARBERO Ordinario di Storia medievale Università del Piemonte orientale menro casrri de Gigno ... quod poderium seu iurisdicio dicri casrri prorendunrur a Clauso Novo usque ad Bauregium er usque ad Chanrellum de Dallum er a domo Monris lovis usque ad lapidem Mali Consilii"; AST, Ciré er Duché d'Aosre, VI, Gignod, 3. 4 A. LANGE, Le udienze dei contie duchi di Savoia nella Valle d'Aosta (1337-1351), To– rino 1956.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=