Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 143 artificio idraulico a supporta ligneo la cui funzione era quella di azionare il suc– chiello. Dieci sterrarori scavavano fossati per condurre l'acqua necessaria a for– nire la forza motrice. Aymonetto Perreti e Giovanni Talliard intervenivano per aiutare Guglielmo de Trona nella sistemazione delle opere di carpenteria, ve– rosimilmente dei cavalletti lignei che dovevano reggere l'asta del trapano e le parti terminali delle condotte idrauliche che dovevano alimentarlo. Non ho presenti frammenti superstiti o ricostruzioni plastiche di ingegni di questa precisa tipologia, ma non è cerro difficile immaginarli, almeno sul piano generale, connettendo una semplice forza idraulica uniforme e rettilinea a normali trapani a manovella. Questi possono essere immaginati riferendosi a molteplici fonti grafiche quattrocentesche quali, per esempio, il celebre co– dice Saluziano 148 di Francesco di Giorgio Martini o il codice Palatino 1077 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze 337 • Ancora più esauriente un foglio di Leonardo da Vinci contenuto ne! codice Madrid I. Rappresenta al– cuni bornelli lignei in prospetro e in sezione longitudinale, due vedute di un giunta che, data la tipologia, sembrerebbe sempre ligneo e un ingenium costi– tuito da una ruota idraulica orizzontale che muove un terebrum verticale su cui il tronco da scavare viene calaro a mezzo di un semplice contrappeso 338 • Leo– nardo non disegna il telaio ligneo di supporta di questo sistema ma il princi– pio del meccanismo è abbastanza chiaro e sembra dover coincidere con quello dell' ingenium messo in opera a Cly un secolo prima. Anche dettagli particolari, quali l'impostazione verticale, sono credibili e, a ben vedere, funzionali. Il tronco scende per gravità e la disposizione ver– ticale facilità lo scarico dei truccioli e della segatura. Se si pensa poi che il tronco da scavare si trovava necessariamente sulla verticale della ruota idrau– lica si capisce come non solo l'assetto permettesse la svuotamento immediato del "bornello" in fase di esecuzione ma come truccioli e segatura venissero anche subito trascinati via dall'acqua corrente che muoveva la ruota, permet– tenda un lavoro rapido e puliro. Terminaro illavoro di preparazione dei materiali e delle componenti del– l'acquedotto si passava al lora montaggio. Mentre Guglielmo de Trona e un sua valletto procedevano alla messa in opera dei tubi nelletto scavato ne! ter– reno e alla connessione dei singoli dementi per mezzo dei giunti metallici, si provvedeva alla sistemazione della vasca che doveva fungere da terminale Pierre Philibert Roncas nel 1684, e gli invenrari cinquecenteschi del casrello di Verrès con– fermano questo fatto. V. Infra nore 344 e 345 . 337 GALLUZZI P. (a cura di), Prima di Leonardo, Milano 1991, p. 265. 338 Biblioreca Nacional Madrid, ms. 8937 (Leonardo Ms. 1) f. 25 v.

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