Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
158 Bruno Orlandoni Johannis Albi; poi ancora i maestri- non meglio precisati ma forse carpentieri - Jaquemino de Rosa di Châtillon e Michele di Aosta. Infine ne! 1399 il car– pentiere Jaquemeto Bolet (o Bolent)- che ritroveremo poi ad Aosta fino al se– condo decennio del Quattrocento - e ne! 1400 il carpentiere di Chambave Johannes Johanini che, come vedremo, aveva già lavorato per Bonifacio di Challant a Fénis nel1393-1395 372 • 3.10 AlMONETTO PERRET! LATHOMUS ET CARPENTATOR In rea!tà, il personaggio che emerge con assoluta evidenza da tutta la prima serie di conti di Cly è Aymonetto Perreti. Puo valer la pena riassumere le sue presenze al castello e le citazioni testuali che lo riguardano. Tra il1376 e il1379 Aimonetto rifà alcuni pavimenti e risistema le mura della sala e alcuni tratti di cima esterna. Nella prima occasione lavora con degli associati ed è ricordato come "Aymoneti Perreti et cuiusdam socii sui". Nella seconda è citato come muratore: "Aymoneto Perreti maczoni". Termina poi di lavorare alla sala apparendo nei conti con la qualifica di carpentiere e lathomus e operando sempre con la collaborazione di soci e "fa– muli": "Aymoneto Perreto carpentatori et lathomio . .. et Johannis Catiliardi eius socii cum suis familiaribus". Sempre negli stessi anni, insieme a Johannes Talliardi, Aimonetto aiuta il magister bornellorum Vuillermus de Trona a costruire l'ingegno idraulico ne– cessario a perforare i bornelli. Ne! 1379 e ne! 1380 lavora a ricerchiare le botti del castello risu!tando sempre citato come carpentiere: "Aymoneto Perreti carpentatori et duobus eius sociis carpentatoribus" e "Aymoneto Perreti carpentatori". Nel1383 ricostruisce diverse brevi tratte di muro. In quest'occasione ri– su!ta nuovamente citato sia come carpentiere che come lathomus, ma soprat– tutto si precisa la sua origine: "Aymoneto Perreti de Brusono, carpentatori et lathomo". Il maestro era quindi di Bruson. Questa origine locale di Aimonetto era dimostrata anche dalla sua presenza, a partire dal1376, nelle liste dei capi– famiglia della parrocchia di Saint Denis tenuti a pagare il sussidio ai Savoia 373 • 372 Michele de Augusta potrebbe forse coincidere con un Michele Chapuys (v. OR– LANDON! B. Artigiani e artisti in valle d 'Aosta, Ivrea 1998, ad vocem) documentaro ad Aosta all'inizio del Quattrocento. Su Johannes Johannini v. Infra 5; su Jaquemero Bolero Bolet (o Baient) v. Infra, vol. II, 8.6 e ÜRLANDONI B. cit. Ivrea 1998, ad vocem. 373 G ERBORE E. E. 1 ÜRLANDONI B. Il castello di Cly. Storia ed evoluzione di un castello valdostano, Aosta 1988, pp. 46-47 nota 19.
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