Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 181 numero. Il tratto est della lizza è sl un poco più spazioso, ma, pur tralasciando il fatto che non ne conosciamo l'esatta estensione originaria, essendo il muro in quel tratto totalmente rifatto, non si puo comunque non sottolineare come, all'ombra dell'imponente mole del castello e per di più su un pendio che verso est degradava in maniera abbastanza sensibile, quello fosse il luogo meno adatto per la collocazione del giardino e dell' orto, essendo quello dall'insola- . . zwne peggwre. ln realtà nel resto dei conti nulla garantisce che il viridario fosse effetti– vamente adiacente al castello e, anzi, una registrazione di spesa, in particolare, sembra giustificare forti dubbi al riguardo. Veniamo infatti a sapere che Vibon e Comol intascano un pagamento di ben diciotto libbre e diciannove soldi "perché avevano trasportato tutte le pierre spaccate e cavate nel suddetto ver– ziere al suddetto castello" e soprattutto che in quel compensa era compreso anche il pagamento a Jaquemino Maeyn che "aveva trasportato le stesse pie– rre al predetto castello con un bue" 444 • Di fronte a spese di questo genere, cosl chiaramente specificate, non possiamo non chiederci come potesse essere ne– cessario un lavoro di trasporto cosl impegnativo, implicante addirittura il ri– corso ad un carro trainato da un bue, se il verziere era davvero subito fuori dalla cima mediana, separato dal castello da un semplice muro. Bisognerà poi an– cora tenere conto del fatto che doveva trovarsi almeno in parte in un'area di affioramenti rocciosi dal momento che se ne cavavano pierre utili alla costru– zione del castello. Anche il modo specifiee in cui i conti sono suddivisi e registrati sul qua– derno del casrellano De Del contribuisce poi ad aumentare i dubbi riguardo alla localizzazione del verziere. Tutte le spese relative alla sua sistemazione sono infatti raggruppate all'interno di un capitole particolare intitolato "opera vi– ridarii", quasi come se quest' opera viridarii fosse qualcosa di ben distinto dal- 1' opera castri 445 • E in effetti se si va a compiere una prima sommaria verifica si scopre che la maggior parte degli artigiani impegnati al verziere non appare nei pagamenti per il castello e viceversa. Come se si fossero organizzate due squa– dre diverse operanti autonomamente. È vero che innumerevoli altri conti di– mostrano che cio poteva benissimo avvenire anche su cantieri unitari e omogenei, come abbiamo visto per esempio a Chambéry dove i diversi magi– stri lathomum avevano stipulato contratti di intervento separati e lavoravano 444 " • •• pro eo quod duxerunt omnes lapides fractos et extractos in dicto viridario ad dictum castrum ... " e ".. . duxit de ipsis lapidibus ad castrum predictum cum bove ... ": v. AHR FC vol. 197 doc. 11, p. 20r. 445 Il capitolo occupa le ultime righe del foglio 19v. 20r. 20v. e 2lr. del quaderno di conti.

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