Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 197 piano dell'ultima serie di fori la tessitura del paramento murario cambia poi ancora per una terza volta. Quando Aimone di Challant cominciava ad intervenire sul!'edificio la si– tuazione doveva essere quindi piuttosto complessa ed è di fatto sicuro che si fosse ormai ben lontani dall'assetto tradizionale dei castelli cosiddetti primi– tivi, costituiti dalla sola torre centrale circondata da un'ampia cima di mura. Alcune notazioni generiche sulle articolazioni dell'edificio nella prima metà del Trecento sono reperibili in quei documenti notarili in cui si precisano i luoghi esatti di redazione. Cosl il 3 novembre 1332 troviamo una recon– naissance redatta "davanti alla porta esterna del castello di Fénis" 475 ; veniamo quindi a sapere che il castello avendo una porta "esternà' doveva averne anche almeno una interna e possiamo mettere in relazione queste due porte o a due cime di mura concentriche oppure ad una cima racchiudente un complesso residenziale interna. Il 14 settembre 1342 abbiamo un'infeduazione stipulata "a Fénis, nel giardino del castello del suddetto luogo" 476 che ci fornisce la prova che anche il verziere non sarebbe stato fatto costruire ex novo da Bonifacio 1 di Challant e che la campagna del 1393-1395 avrebbe comportato solo la si– stemazione e forse un ampliamento di una struttura almeno in parte pree– sistente. Il 28 settembre 1342 e il 6 ottobre dello stesso anno troviamo nuova– mente la "primam portam castri" 477 e il5 ottobre 1342 troviamo la "sala nuova del castello del suddetto luogo" 478 • Come ho già sottolineato in passato, rife– rendomi alla segnalazione di questo documento fatta da Gerbore, si tratta si– curamente della più precisa citazione fin qui trovata di lavori svolti al castello ai tempi di Aimone. Questa sala nuova non puà che essere la "sala" del castello: l'unica esi– stente, che, evidentemente, doveva essere stata appena terminata o rifatta e che, in effetti, già solo 4 anni più tardi, il 9 novembre 1346, era definita solo più "sala castri" 479 , quindi già privata dell'attributo di novità perché ormai fi– nita da un certo numero di anni, almeno cinque o sei. Curiosamente un altro documento, del 2 marzo 1343, permette di sta– bilire che, esattamente come sarebbe poi accaduto mezzo secolo più tardi, con– testualmente ai lavori al castello si doveva essere condotta una campagna di 475 "anre portam esteriorem castri Fenicii" v. AHR FC vol. 213 doc. 19. 476 "in Fenicio, in viridario castri dicti loci" v. AHR FC vol. 186 doc. 15. 477 AHR FC vol. 186 doc. 16 e ibidem vol. 196 doc. 3. 478 "sala nova castri dicti loci" v. AHR FC vol. 197 doc. 2 e ibidem vol. 187 doc. 2. 479 AHR FC vol. 197 doc. 4.

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