Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 203 Colonia e ora alla Gemaldegalerie di Berlino, datato 1330; quelli più pun– tuali mi sembrano pero da cercarsi proprio ne! settore della pittura su vetro. Per esempio in alcune delle vetrate delle finestre alte del coro di Saint-Ouen di Rouen, datate al 1335, oppure, oltre Manica, in due vetrate con la Ma– donna e il bambino, una nella parrocchiale di San Giovanni Battista a Flad– bury, l'altra nella chiesa di San Nicola a Warndon. Questi due centri, entrambi nell'Herefordshire, distano l'uno dall'altro una decina di chilo– metri e le due vetrate, datate al decennio 1330-1340, sono chiaramente de– datte da uno stesso cartone 495 • Naturalmente si potrebbe fantasticare sulla possibile provenienza di que– sto sconosciuto pittore operante a Fénis; sui possibili legami con quell'Here– fordshire che con la Valle d'Aosta ela Savoia aveva rapporti per vie di vescovi e prelati fin dalla metà del Duecento; oppure sulle vie e gli strumenti di cir– colazione delle informazioni artistiche trecentesche, per esempio proprio a mezzo di cartoni 4 96. In realtà per almeno mezzo secolo il linguaggio di cui ci occupiamo sarebbe stato una vera e propria koiné di diffusione europea, esclusa dai soli ambiti italiani. Il maestro della Madonna di Fénis puà quindi essere arri– vato da qualsiasi parte. Comunque fruendo di una cultura quasi intera– mente transalpina e, cosa che più interessa, molto difficilmente dopo il 1340. Il quarto decennio del secolo, infatti, segnando il culmine di diffu– sione di questa tendenza, ne vede anche un po' illimite cronologico ultimo ela rapida decadenza, determinati dai diffondersi delle spettacolari novità italiane, ad opera di Simone Martini e "chompagni", presenti ad Avignone dai 1336. La vicinanza geografica e politica della Savoia ad Avignone e la 495 Sul dirrico di Colonia v. AA.VV . Die Kolner Maler von 1300 bis 1430, Koln 1974 scheda 4 eJ.-C KLAMT, Zum Berliner Diptychon aus St. Georg in Koln, in AA.VV . vorSte– phan Lochner Die Kolner Maler von 1300 bis 1430, Kain 1977. Sulla forruna redesca di questa correnre pirrorica e sul sua radicamento inrernazionale v. G . SCHMIDT, Die We– hrdener Kreuzigung der Sammlung von Hirsch und die Kolner Malerei, e R. HAUSSHERR, Die Chorschrankenmalereien des Kolner Doms, entrambi in AA.W. vor Stephan Lochner Die Kolner Maler von 1300 bis 1430, Koln 1977. Sulle vetrare di Fladbury e Warndon v. D. O'CONNOR schede 472 e 473 in AA.VV. Age ofChivalry. Art in Plantagenet England 1200-1400, Londra 1987. 496 1 rapporti iniziano con l'episcopato a Hereford di Pierre d'Aigueblanche, savo– iardo e canonico della catredrale di Aosta (e anche nota collezionisra di oreficerie senesi), ma continuano anche olrre la morte di questo prelaro; ancora all'inizio del Trecento la pre– benda di Decano del capitolo di Hereford era coperta dai nipote Giovanni di Aigueblan– che che in Valle d'Aosra operava come amministratore dei beni di Domenico Grossi di Chârelard. V. ORLANDON! B. Architettura in Valle d'Aosta. Il romanico e il gotico, lvrea 1995, p. 170 e bibl. relativa.

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