Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

226 Bruno Orlandoni stabilire che il parroco aveva fatto fare un nuovo altare, forse quello maggiore. Il verbale della visita del 1416 precisa poi che Bonet era parroco da "circa XVIII annis", cioè ipoteticamente dal 1398. È quasi sicuramente a lui che si deve l'acquisizione di una croce asrile tuttora conservata nel tesoro della chiesa. Loggetto non appare nel verbale di visita del 1414 e figura come nuovo nel verbale successivo, del 1416: "una crux nova partem argenti et partem cupri" 539 • È un manufatto notevole, anche se mena monumentale e appari– scente di altre croci conservate in Valle. Il suo aspetto induce a leggerlo come prodotto di importazione, forse bolognese, attribuibile ad un atelier a cui si puo assegnare anche almeno un altro esemplare simile, conosciuto come "croce del duca Bevilacquà' 540 • La presenza di un oggetto bolognese in Valle puo forse ricondurre alle vicende che vedono Balogna diventare residenza temporanea del Papa "pisano", Giovanni XXIII, (Baldassarre Cossa) e della sua curia. A Balogna avrebbero risieduto con regolarità il cardinale Antonio di Challant e il vescovo Moriset e, pare, anche proprio il canonico Bonet de Del, che non è citato nei verbali delle riunioni del Capitolo della Cattedrale di Aosta degli anni 1414-1415, in quella concitata fase che vede i personaggi più in vista della curia "pisanà' impegnati tra Balogna e Costanza negli atti organizzativi e iniziali di quel Concilia che avrebbe portato alla chiusura del Grande Scisma d'Occidenre. Tutti e tre i De Del, il castellano e notaio Guglielmo, il notaio Giovanni e il parroco e canonico Bonet, sia che siano effettivamente imparentati, sia che siano solo provenienri dalla stesso villaggio 541 , mostrano comunque un tratto comune proprio nei rapporti, a volte ipotetici ma fortemente probabili, più spesso assolutamente sicuri e documentati, che intrattengono con quella vera e propria holding del potere valdostano rappresentata da Bonifacio di Challant e dai suai tre fratelli Amedeo, Antonio e Guglielmo. Altrettanto chiari sono i rapporti con gli Challant di altri due personaggi che appaiono con regolarità nei computa del 1393-1395. 5 39 ROULLET E. cir. 1981-82, p. 96. 540 Sulla croce del duca Bevilacqua v. TRENTO O. Tracciato per L'oreficeria a Balogna: reliquiari eparamenti Liturgici dai 1372 al 1451, in D'AMICO R. 1 GRANDIR. IL tramonto del medioevo a Balogna. IL cantiere di San Petronio, caralogo della mosrra, Bologna 1987, p. 238. 541 Non conosco- né ho cercaro- documenri che resrimonino i legami di parenrela rra i rre De Del, che porrebbero avere in comune anche solo illuogo di nascira, il villag– gio di Del nella parrocchia di Saint-Denis. Cerro èche appare improbabile che da un fra– zioncina di montagna come Del poressero provenire ne! 1400 conremporaneameme rre personaggi di quesro rango non legari da vincoli famigliari.

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